I MIEI 10 PROGRAMMI PREFERITI
Ormai
internet sta mangiando tutto, mi affretto ad elencare alcuni
programmi televisivi per me imperdibili e che mi hanno segnato prima
che cadano nel dimenticatoio. La memoria umana sappiamo che è
debolina e va rinfrescata ogni tanto.
La
tv italiana è spesso criticata (e non so a che livello è nel
mondo), ma alcune trasmissioni erano proprio belle belle, dai, le
ricordo volentieri. Ne dico 10.
QUELLI
DELLA NOTTE: ah quelle notti estive con il ventilatore addosso, a
divertirsi con uno di quei programmi cult che han fatto la storia. Me
li ricordo ancora bene i personaggi, l’imprinting fu fortissimo. E
dopo uscire per incontrare gli amici, rinfrancati nello spirito. Pura
italianità.
L’ALBERO
AZZURRO: l’esempio vero che si può fare una bellissima tv senza
strillare, senza lustrini o colori eccessivi. Anzi, è bello essere
curiosi. Grazie Dodo.
CAROSELLO:
a ripensarci c’è qualcosa di inquietante: per anni io bambino
andavo a letto dopo essermi sorbito 15 minuti di pubblicità! E la
volevo fortissimamente! Però all’epoca c’era un patto segreto
tra consumatori e produttori: io ti compro se tu mi fai divertire e
mi racconti una storia. Non come adesso che la pubblicità è un
filino invadente. Ma che ne sanno i Millennials nati dopo il 2000….
TELEGIORNALE:
adesso per le notizie in tempo reale basta aprire il pc, ma tatatanti
anni fa ogni sera gli italiani avevano l’appuntamento fisso del TG.
Qualunque cosa stessi facendo mi interrompevo per seguire le notizie,
una abitudine conservata per anni. Gli speaker avevano una
responsabilità pazzesca e lo sapevano.
DOMENICA
SPORTIVA: in altri tempi TUTTE le partite del campionato si giocavano
la domenica pomeriggio e quella sera sul tardi in ogni casa dove
c’era un maschio alfa vigeva il rito sacro della Domenica Sportiva.
Mostravano tutti i gol, c’era la moviola e discussioni (ma senza
alzare la voce come oggi). E alla fine della trasmissione tutti i
maschi italioti si sentivano fratelli. Poi le partite si sono sparse,
le notizie sfaldate in più giorni e quella sensazione si è persa.
STRISCIA
LA NOTIZIA: mi sono reso conto del potere di questa trasmissione in
tribunale, quando un gruppo di avvocati minacciava di rivolgersi al
Gabibbo. E allora pensavo “ma se anche in un tribunale si pensa di
rivolgersi al Gabibbo vuoi vedere che... il pupazzo rosso è
diventato il simbolo della vera giustizia?” Pazzesco ma è così.
QUARK;
questa trasmissione me la perdo troppo spesso e non dovrei. Ma questa
estate, quando ero costretto a letto, se appariva il faccione
rassicurante di Piero Angela non ammettevo disturbi e volevo un
silenzio catacombale. Intelligenza, sensibilità e bontà d’animo
quando sono unite diventano qualcosa di prezioso, da ascoltare in
deferente silenzio.
MAI
DIRE GOL: con tutte le sue varianti (Mai dire banzai, Mai dire
mundial, Ma dire tv etc). La versione divertente e antiretorica della
Domenica sportiva, e non a caso andava in onda il lunedì. Secondo il
mio modesto avviso il capolavoro del trio Gialappa. Il calcio
diventava un pretesto per sganasciarsi sul divano. Quanti comici sono
usciti da lì!
CANZONISSIMA,
SANREMO (in inverno) o FESTIVALBAR (d’estate): canta che ti passa,
o italico abitante di questa landa. Tutte le seguivo.
CHE
TEMPO CHE FA: l’ultima arrivata ma non ultima della lista. Essendo
ancora in onda mi astengo dal commentare, dico solo che lo stile di
Fazio (che fa parlare i suoi ospiti a dispetto di altri) a me piace
molto.
E mi
fermo qui. Ho tralasciato Giochi senza Frontiere, Portobello, Iene,
Grande Fratello, Scherzi a parte, Zelig, Mike Buongiorno, Funari,
Fiorello, Maurizio Costanzo, Domenica Inps, Mina, la Carrà etc ma lo
spazio è tiranno. Boh forse ho dimenticato qualcuno ma assicuro che
non l’ho fatto apposta.
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