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lunedì 26 novembre 2018


I MIEI 10 PROGRAMMI PREFERITI

Ormai internet sta mangiando tutto, mi affretto ad elencare alcuni programmi televisivi per me imperdibili e che mi hanno segnato prima che cadano nel dimenticatoio. La memoria umana sappiamo che è debolina e va rinfrescata ogni tanto.
La tv italiana è spesso criticata (e non so a che livello è nel mondo), ma alcune trasmissioni erano proprio belle belle, dai, le ricordo volentieri. Ne dico 10.

QUELLI DELLA NOTTE: ah quelle notti estive con il ventilatore addosso, a divertirsi con uno di quei programmi cult che han fatto la storia. Me li ricordo ancora bene i personaggi, l’imprinting fu fortissimo. E dopo uscire per incontrare gli amici, rinfrancati nello spirito. Pura italianità.

L’ALBERO AZZURRO: l’esempio vero che si può fare una bellissima tv senza strillare, senza lustrini o colori eccessivi. Anzi, è bello essere curiosi. Grazie Dodo.

CAROSELLO: a ripensarci c’è qualcosa di inquietante: per anni io bambino andavo a letto dopo essermi sorbito 15 minuti di pubblicità! E la volevo fortissimamente! Però all’epoca c’era un patto segreto tra consumatori e produttori: io ti compro se tu mi fai divertire e mi racconti una storia. Non come adesso che la pubblicità è un filino invadente. Ma che ne sanno i Millennials nati dopo il 2000….

TELEGIORNALE: adesso per le notizie in tempo reale basta aprire il pc, ma tatatanti anni fa ogni sera gli italiani avevano l’appuntamento fisso del TG. Qualunque cosa stessi facendo mi interrompevo per seguire le notizie, una abitudine conservata per anni. Gli speaker avevano una responsabilità pazzesca e lo sapevano.

DOMENICA SPORTIVA: in altri tempi TUTTE le partite del campionato si giocavano la domenica pomeriggio e quella sera sul tardi in ogni casa dove c’era un maschio alfa vigeva il rito sacro della Domenica Sportiva. Mostravano tutti i gol, c’era la moviola e discussioni (ma senza alzare la voce come oggi). E alla fine della trasmissione tutti i maschi italioti si sentivano fratelli. Poi le partite si sono sparse, le notizie sfaldate in più giorni e quella sensazione si è persa.

STRISCIA LA NOTIZIA: mi sono reso conto del potere di questa trasmissione in tribunale, quando un gruppo di avvocati minacciava di rivolgersi al Gabibbo. E allora pensavo “ma se anche in un tribunale si pensa di rivolgersi al Gabibbo vuoi vedere che... il pupazzo rosso è diventato il simbolo della vera giustizia?” Pazzesco ma è così.

QUARK; questa trasmissione me la perdo troppo spesso e non dovrei. Ma questa estate, quando ero costretto a letto, se appariva il faccione rassicurante di Piero Angela non ammettevo disturbi e volevo un silenzio catacombale. Intelligenza, sensibilità e bontà d’animo quando sono unite diventano qualcosa di prezioso, da ascoltare in deferente silenzio.
MAI DIRE GOL: con tutte le sue varianti (Mai dire banzai, Mai dire mundial, Ma dire tv etc). La versione divertente e antiretorica della Domenica sportiva, e non a caso andava in onda il lunedì. Secondo il mio modesto avviso il capolavoro del trio Gialappa. Il calcio diventava un pretesto per sganasciarsi sul divano. Quanti comici sono usciti da lì!

CANZONISSIMA, SANREMO (in inverno) o FESTIVALBAR (d’estate): canta che ti passa, o italico abitante di questa landa. Tutte le seguivo.

CHE TEMPO CHE FA: l’ultima arrivata ma non ultima della lista. Essendo ancora in onda mi astengo dal commentare, dico solo che lo stile di Fazio (che fa parlare i suoi ospiti a dispetto di altri) a me piace molto.

E mi fermo qui. Ho tralasciato Giochi senza Frontiere, Portobello, Iene, Grande Fratello, Scherzi a parte, Zelig, Mike Buongiorno, Funari, Fiorello, Maurizio Costanzo, Domenica Inps, Mina, la Carrà etc ma lo spazio è tiranno. Boh forse ho dimenticato qualcuno ma assicuro che non l’ho fatto apposta.



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