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domenica 11 novembre 2018


UN AMORE DA RACCONTARE

Il 24 giugno di quest’anno, ripensandoci ora, fu uno dei giorni più drammatici della mia vita.

Stavo malissimo ma, cocciuto come sono, volevo curarmi il febbrone in casa mia dove vivo con Bea, la gattina. Ma stavo sempre peggio, quasi deliravo.
Solo con insistenza venni convinto a recarmi in Ospedale. Come ho già detto altrove, quel giorno arrivò l’ambulanza, mi impacchettarono come un salame e venni portato a sirene spiegate al Niguarda, dove i medici riscontrandomi una seria polmonite iniettarono botte pazzesche di antibiotico. Il Primario dopo mi rimproverò parecchio, avevo aspettato troppo.

Ma la storia che voglio raccontare è un’altra: ho ricordi molto confusi di quei momenti, non ero più in me. Lacrime d’oro mentre venivo portato via. Ricordo però che ebbi il lampo di Bea. E lei? Non potevo abbandonarla. No no, dovevo restare a casa.

“Stai tranquillo, tu vai in ospedale -disse Chiara, la mia amorosa fidanzata- Bea la porto con me, viene in casa mia a Roma”.
In quei momenti non ero in grado di discutere, solo di ringraziare se veniva risolto un problema (ancora grazie, Chiara).

Così la gattina venne infilata nel trasportino e portata in treno nella casa di Chiara, dove già c’era un altro gattone nero, Ralf. Chissà cosa hai provato, tesoro mio, da un anno e mezzo dormivi con me e ora ti portavano in un posto sconosciuto.

Da quel giorno i destini di Bea e il mio divergevano e ancora la devo rivedere. Sto recuperando e la convalescenza è più lunga del previsto (ho dovuto reimparare a camminare e per chi ha la sclerosi multipla non è facile) ma cosa è successo alla mia Bea? Come ha reagito Ralf?

Incredibile, appena Ralf l’ha vista, è andato da lei, l’ha leccata tutta e dopo il micione ha iniziato a seguirla sottomesso e a guardarla adorante. E il grosso Ralf pesa il doppio di Bea!
A quanto racconta Chiara, Bea ha presto spodestato Ralf dai posti migliori della casa, mangia prima di lui (segno nei gatti di dominanza gerarchica) ed è sempre un passo avanti. Insomma, lui la adora ma lei è altezzosa e quasi non lo considera.

Quasi. Nessuno può toccare Ralf se c’è Bea, i due sono inseparabili come fidanzatini. Tra i due è nato un legame forte, dormono vicini e fanno tutto insieme. Quando Chiara ha provato a farli dormire in due stanze diverse, Bea ha grattato miagolando la porta tutta la notte. Voleva andare, non poteva stare lontana da lui.

Insomma, pare scoppiato l’amore tra i due mici. E con che coraggio dopo questi mesi staccherei Bea da Ralf per riportarmela a casa? Sarei un egoista. No, meglio che resti con il suo Ralf.
Non sei più la mia bambina, sei diventata una donna con la sua vita. Ti devo lasciare andare.



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