LA CASA NEL BOSCO DI CHIETI
Dirò parole delicate su un caso che sta facendo oggi, novembre 2025, molto discutere. Invito tutti a soppesare eventuali commenti, qui ci sono tre bambini molto piccoli in ballo.
Una coppia anglo-australiana vive in una casa in mezzo al bosco della provincia di Chieti a 40 minuti di auto da un centro abitato, senza servizi igienici, acqua elettricità etc. Coltivano il loro cibo, hanno un pozzo e un pannello solare. Insomma, rifiutano la modernità. "Fatti loro, se son contenti di vivere così è una scelta da rispettare, anzi ritornare alla natura è qualcosa di sano e da invidiare."
Sono però coinvolti in questa scelta anche i loro figli, tre bambini molto piccoli: due gemelli di 6 anni e una bambina di 8. Pur essendo in in età scolare non vanno a scuola. Se a ciò si aggiungono l'isolamento, la casa fatiscente, problemi di alimentazione (una intossicazione da funghi fece conoscere il caso) e medici (i genitori hanno negato la possibilità di visite mediche) si capisce come servizi sociali e tribunali si siano occupati del caso e non potrebbe essere altrimenti.
Dopo varie indagini, il Tribunale dell'Aquila ha deciso per la "sospensione della potestà genitoriale". Nella pratica, avendo lavorato al Tribunale Minorenni di Milano ho visto molti casi simili, questo vuol dire che le decisioni riguardanti quei bambini non sono più di competenza dei genitori ma dei servizi sociali, che relazioneranno regolarmente al Tribunale Minorenni, il quale deciderà alla fine se tale sospensione diventerà perdita oppure si procederà al reintegro delle loro funzioni.
In tutta Italia ogni anno avvengono centinaia di queste situazioni ma questa, per motivi che esulano dalle mie competenze, è diventata un caso mediatico.
https://www.youtube.com/watch?v=3UQ4WZq40u8&t=2s
Ho letto e sentito sulla vicenda delle inesattezze che mi preme precisare:
A. i bambini NON sono stati sottratti ai genitori ma messi in una comunità CON la madre (il padre è restato nella casa nel bosco e può regolarmente visitarli). Comunità dove potranno frequentare la scuola, lavarsi regolarmente etc, tutto sempre insieme alla madre.
B. è iniziato cioé un periodo di prova il cui esito non è affatto scontato e che dipenderà da molti fattori. NON è una misura definitiva. Spero, se i bambini saranno per esempio vaccinati contro il tetano, che i genitori collaborino.
C. Per la legge italiana il tribunale deve (non può, deve) intervenire se ci sono "condizioni abitative inadeguate, difficoltà nel percorso educativo o forti conflitti familiari". Dato che due su tre sono state riscontrate un provvedimento mi pare fosse doveroso.
Lasciatemi fare alla fine una considerazione personale: ho visto in molti altri casi che tensioni, polemiche, luci della ribalta, scontri politici etc hanno sui minori un effetto deleterio. Molto meglio sarebbe che riservatezza e silenzio accompagnassero ora questo percorso. E' un momento delicatissimo della loro crescita e un tifo da stadio li potrebbero turbare non poco. Poi fate come volete.
(l'articolo sul Post, molto equilibrato)
Un caso di allontanamento di minori che è diventato nazionale
EDIT: per chi volesse approfondire ecco l'ordinanza del magistrato
(la casa nel bosco)
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