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sabato 6 luglio 2024

HAI MAI CONOSCIUTO QUALCUNO DI FAMOSO?

Questa domanda capita a fagiolo. Giusto ieri ho incontrato mentre tornavo a casa un personaggio vestito con abiti dalla foggia insolita, quasi medioevali che mi sembrava di conoscere. Era seduto sulla riva del fiume e guardava malinconico le acque. Mi sembrava che stesse piangendo, allora mi sono sentito come la fatina Tristezza nel film Inside Out, che si avvicinava comprensiva a chi stava piangendo, forse quell’uomo aveva bisogno di parlare. Così mi sono fatto vedere e ho chiesto:

“Signore, si sente male? Ha bisogno di qualcosa?”

Mi guardò con occhi umidi. ”Umana cosa è aver compassione degli afflitti La ringrazio messere, non abbisogno di nulla.”

Non demordere Luca, tu senti che ha bisogno, insisti. “Io mi chiamo Luca, lei è di queste parti?”

“Lo nomine mio è Giovanni Boccaccio di Certaldo.”

“L‘autore del Decamerone?”

“Io fui quello. Allora voi conoscete la mia opra.”

“Certo, Messer Boccaccio -avendo capito chi era mi sedetti al suo vicino a lui-. Che bello, l’ho studiato a scuola! Cento novelle una più bella dell’altra. Ma perché siete triste?”

“Il nostro Salvatore mi concesse di ritornare nel mondo mortale per un giorno, appunto perché volli cognoscere la fama mia, ma fu mala decisione questa e presto mi resi conto quanto fossi superbissimo in questa mia sciagurata richiesta.”

“Non capisco.”

“Lo mio volere era di cantare le amorose visioni, le illuminate preghiere, esaltare le virtù eroiche dei santi guerrieri e invece mala tempora currunt, una orrida cognoscenza mi si è palesata, cagione della mia afflizione.”

“Continuo a non capire. Voi siete considerato uno dei padri della lingua italiana insieme a Dante e Petrarca, che so essere stato vostro grande amico.”

“Amorosi sensi di filiale affetto mi legavano a lui. Ma che strazio sapere che 700 anni dopo la mia morte lo nomine mio è diventato spirto di lascivia e peccata mortale. Su cento novelle ne inserii solo qualcuna sui piaceri carnali ma solo da esse trassero imago peccaminose, chiamate immonde pellicole vietate ai minori.”

“Ah sì, Metti lo diavolo tuo ne lo mio inferno oppure La bella Antonia, prima monaca e poi dimonia! Quanto mi han fatto sognare da ragazzino.”

“Cosa penserà si me la mia Fiammetta? Oggi lo nome mio boccaccesco è legato a tali demoniache ivisioni. Una vita di studi, opre, nobili frequentazioni e colti libri per poi essere ricordato così. Che strazio, giovine amico.

“Non ti cruccià Messere Giovanni, pensando proprio a te io ho fatto così quando ho scritto dei libri sconci, li ho pubblicati sotto lo pseudonimo di Dr Monetone! Il nome è diverso ma son sempre io. Pubblico ma la reputazione è salva. O almeno spero."

“Vramente? Ora si può far così? E vieni pagato lo stesso?”

“Certo, anzi ti dirò che sono i miei libri più venduti. Comunque son sconcertato anch’io, così va il mondo.”

“Ah Luca, solo la miseria è senza invidia.”

“Messere Boccaccio, anche se siamo pochi noi si sa quanto tu vali veramente.”

“Grazie, giovine.”

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