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sabato 23 marzo 2024

UN MEDICO EGIZIANO PUO' LAVORARE IN ITALIA?

Solo se la tua laurea è riconosciuta anche in Italia ed è equiparata ad una italiana analoga. So però che laureati in psicologia e materie umanistiche hanno penato non poco per farsi riconoscere lo status: esami integrativi, colloqui, tasse assurde etc. Uno mi disse "mi costava meno se mi iscrivevo ex novo e rifacevo tutti gli esami". Avrei da raccontare parecchie storie sugli psicologi cinesi, albanesi, arabi, romeni in Italia.

Sembra quasi che, ma questi pensieri sono certo inutili cattiverie, si voglia attuare una sorta di "protezionismo" per gli italiani e limitarsi ad importare braccia e forza lavoro per i campi, infermieri, badanti etc più che cervelli. Non è raro scoprire ingegneri letterati e chimici tra gli immigrati che svolgono umili lavori quando si scava un poco.

Ma come sempre con gli esseri umani ci sono le eccezioni e questa è la laurea in medicina: non solo in Italia, ma la laurea in medicina è riconosciuta in tutto il mondo. Un indice certo della scarsa variabilità genetica tra gli homo sapiens ma ancor di più della "fame" di medici e di salute che c'è nel mondo.

Basta veramente poco. Per cui esorterei il medico egiziano di venire a lavorare in Italia. Anzi per lui porte aperte. Abbiamo bisogno di te.



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