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martedì 6 febbraio 2018

LE PANTERE ROSA

“Luca, te la ricordi la nostra squadra di calcio? Era mitica!”
“Quella di quando eravamo ragazzini? Mica tanto. So che perdevamo sempre, come la squadra di Charlie Brown.”
“E ti ricordi come ci chiamavamo? Non dirmi che hai dimenticato il nostro nome.”
“Boh.”
“Dai, non è possibile, sforzati! Le…le pa…le pan…”
“…Le pantere…le pantere rosa... Ah già che le nostre magliette erano rosa. Un bel rosa rosa. Però mi sembra di ricordare che io facevo il portiere.”
“Ed eri un gran figo, Luca, ti buttavi addosso agli attaccanti finché non prendevi il pallone. Ma quanto ci pigliavano per il culo gli avversari per il colore.”
“Abbiamo fatto anche un campionato, vero?”
“Certo, ricordi bene, i campetti della periferia di Milano li abbiamo girati tutti. Il nostro girone era tutto di squadre con ragazzi più grandi di noi ed era un miracolo se si pareggiava.”
“Ah si non andavamo molto bene. A quella età la differenza di età conta molto. Tutti in rosa e sempre ultimi, ecco perché ho rimosso. Chissà perché rosa poi. Forse erano scontate.”
“Ma va, è che il nostro allenatore era un terrone e quando è andato a comperare le maglie le ha volute rosa come quelle del Palermo.”
“Dici? Ecco svelato il mistero. Me lo ricordo l’allenatore, era un omone che gridava sempre. Chissà dove è finito.”
”Quanto lo abbiamo fatto incazzare hihihi. Secondo me si è impiccato con una maglietta rosa!”
“Certo che a quell’età per dei ragazzini vestirsi di rosa deve essere devastante. E fate attenzione a come vestite i ragazzi!”

“Però ci siamo divertiti dai!”

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