L’ELEFANTE ROSA
“Fiorella,
vieni che bisogna andare via.”
“Uffa, mamma.”
“Non fare
tante storie che hai solo 5 anni. Dai,
vieni che ti copro. E non protestare come al solito, obbedisci alla mamma.”
“Ma cosa c’è?”
“Bisogna
andare a prendere la macchina e c’è da coprirsi che fuori piove. Vieni qui che
ti metto il cappottino.”
“No!”
“Fiorella,
dopo ti bagni e ti viene il raffreddore. Il cappotto.”
“No!!
“Fiorella,
obbedisci!”
“Noooo!”
“Guarda che te
le do, eh?”
“NOOOO!!”
“Fiorella!!
Vieni qui!”
“Noooooooo!”
“Se ti
prendo…vieni qui!”
“Noo! No!”
(Lucas ha
ascoltato la scena in silenzio, facendo finta di leggere una rivista; alla fine
decide di intervenire ma prima chiede il permesso)
“Scusa, posso
provarci io?”
“Fai pure.
Guarda, non ne posso più, è una battaglia tutti i giorni.”
“Grazie, vado…
Fiorella, la sai la storia dell’elefante rosa?”
“No.”
“Allora, c’era
una volta un elefante tutto rosa che viveva in una caverna. Dormiva, mangiava
ed era bello, grasso e tutto pasciuto con la sua proboscide rosa (intanto Luca
mima l’elefante). Un giorno ebbe voglia di uscire e farsi un giretto. Allora
per prima cosa mise la proboscide fuori dalla grotta per vedere che tempo
faceva (Luca allunga il braccio)… _Oddio ma piove! Se esco così, io che son
rosa, mi sciolgo tutto! Presto presto mettiamoci il cappotto! (Luca prende il
cappotto e veste la bambina che continua ad ascoltarlo)… Ma mi devo proteggere
anche il collo, dov’è la sciarpa? (mette la sciarpa)… Ehy, aspetta un momento,
se esco così però rischio di sporcarmi anche le zampe, presto devo indossare
anche gli stivaletti di plastica! (Tocca agli stivaletti)… Vediamo, ho
dimenticato qualcosa prima di uscire? Ma sì, il cappellino! Rischio di bagnarmi
i miei capelli rosa! Dov’è?”
“Eccolo qui.”
(Fiorella si mette il cappellino, Luca lo sistema)
“Sei pronta
adesso per uscire? Sei coperta bene?”
“Sì.”
“L’elefante rosa
ha dimenticato niente? Tutto a posto?”
“Sì sì.”
“Va bene,
brava. Allora adesso prendi per mano la tua mamma e portala fuori. Poi lei ti
porterà alla macchina.”
“Andiamo
mamma.”
(la mamma la
prende per mano e se ne vanno tranquille)
Morale: se nutrite
la loro mente con una storia poi i bambini vi seguiranno senza capricci.
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