ANDANDO A VIVERE DA SOLO
…Addio casa
vecchia,
addio albero
che stai davanti alla mia finestra e che dopo tanti anni ancora non so di che
tipo sei,
addio palazzo
che da quando ti hanno costruito mi rubi il sole nel pomeriggio,
addio asilo
del quartiere,
addio bar Peck
con i tavolini fuori,
addio campo
giochi di periferia, sempre spelacchiato e puzzolente,
addio terroni
del piano di sopra, che litigate sempre e avete un figlio che gioca a biglie
anche alle 10 di sera,
addio rozza
metallara che quando non c’è tua madre metti su i dischi degli Iron Maiden a
palla,
pianoforte mio
arrivederci, appena avrò un po’ di soldi mi raggiungerai,
addio
salumiere Enrico, le casalinghe ti prendono in giro perché sei gay e con te
lavora il tuo compagno ma tu te ne freghi e fai bene,
addio
panettiere, con la bella figlia adolescente ogni tanto al banco,
addio amici
del quartiere, vi porterò nel cuore per sempre,
addio cantina
umida,
addio ragazze
a cui non ho mai rivolto la parola perché ero troppo timido,
addio autobus
45 che non arrivavi mai,
addio a tutti
a tutti
Me ne vado
nella mia casetta nuova a vivere da solo. Si volta pagina.
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