COME MI ANDO’ L’ESAME DI PSICOLOGIA
GENERALE DEL 16 GIUGNO 1986
(dalla mia
Smemoranda dell’epoca)
Che esame del
cazzo. Ma proprio del cazzo. Già ero l’ultimo della mattinata (16°) e sfinito
dall’attesa ma dopo che mi son seduto il Professore ha parlato SOLO lui.
Comunque il resoconto è questo.
Professore: “Mi
parli dell’esperimento del topo bianco.”
Io: “In questo
famoso esperimento, elaborato dall’americano Watson nel 1920, un top…”
“Sì sì ho
capito. Mi dica cosa si intende in psicologia per modellamento.”
“Detta anche
Approssimazione Successiva, la tecnica del modellamento consiste nel…”
“Va bene va
bene, basta così. Non ho più voglia di fare domande, mi dica lei che voto le
devo mettere sul libretto.”
“Mah, per me
mi dovrebbe fare alcune domande. Comunque penso di meritare 26/27.”
“Le sta bene?”
“26 no, 27 sì.”
(momento di
pausa, poi il Professore sbuffa) “Ma sì, mi dia il libretto.”
E 27 fu. Poi
il Professore si alza per andarsene ma prima aggiunge: “Voi non capite che io
non voglio le cose a memoria ma la comprensione.”
(io polemico
ma trattenuto): “Mi scusi Professore ma comprensione significa dare la risposta
esatta o quella che vuole sentire lei? Forse se lei mi facesse parlare un po’
di più si accorgerebbe di quanto ho capito.”
“Eh per voi è
tutto facile, ma capire non capisce nessuno”
(Tartaro
statte buono, non cadere nella provocazione!): “Vabbè, buongiorno.”
“Buongiorno.”
Che esame del
cazzo.
(16 Giugno
1986, come mai dopo tanti anni tendo più ad identificarmi col Professore?)
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