PERCHE’ L’ISIS NON FA ATTENTATI IN ITALIA?
“Barcellona, Parigi, Londra…addirittura la Finlandia! Morti
e attentati ovunque ma anche oggi l’Italia è fuori, il nostro stellone ci ha
salvato pure stavolta!”
“Macché stellone, chiediamoci il perché da 15 anni l’Italia
è l’unico paese europeo a non aver subito attacchi.”
“Intendi dire perché l’Isis non compie attentati
terroristici in Italia? Boh, l’Italia è una terra santa, c’è il Papa che ci
protegge. O forse perché a parte questo l’Italia non è così importante, non è
un obiettivo strategico. E il nostro servizio segreto deve essere
efficientissimo e sventa in anticipo tutto!”
“E tu pensi veramente che il servizio segreto tedesco,
francese o inglese sia meno efficiente del nostro? No guarda. Forse la verità è
un’altra, una scomoda verità. Non se ne scrive, non se ne parla ma l’anomalia
italiana molti sospettano abbia una origine diversa.”
“E quale?”
“L’Italia ormai si è capito che è il ventre molle
dell’Europa. Arrivano tutti qui e i malintenzionati si dileguano subito. Bene o
male tutti i terroristi, anche se di sfuggita, sono passati dall’Italia e via
terra si sono diffusi ovunque sul continente. E c’è chi ha ipotizzato seriamente
che la Mafia ha preso da tempo accordi con l’Isis: le varie organizzazioni criminali
italiane, Mafia e Camorra in primis, in cambio di una relativa
tranquillità sul territorio italiano forniscono ai membri dell’Isis passaporti,
armi (tante armi), soldi e la possibilità di scorrazzare in tutta Europa. Si
sono spartiti il territorio, insomma, nella più classica tradizione malavitosa.”
“Hai le prove di questo?”
“Solo indirette, per esempio malgrado tutte le minacce e i
blabla che “l’Italia è la prossima” nessuno ci crede veramente, nemmeno il
Ministero degli Interni. Sanno tutti che l’Italia è al sicuro. Relativamente
certo, in una guerriglia sfuggente come questa nessuno è mai veramente al
sicuro.”
“Beh, se il risultato è questo allora la mafia non sarebbe
tanto male.”
“Non ti illudere. La mafia con una mano dà, ma con l’altra
prende. La corruzione e il malaffare che oggi dilagano in Italia nascono anche
da questo. E quando dopo un terremoto le case crollano uccidendo donne e
bambini perché costruite con materiale scadente chiediti chi ci ha lucrato
sopra. La pax mafiosa si paga, si paga cara, non ce ne accorgiamo ma come un
cancro si sta mangiando tutto. La sicurezza senza giustizia non è autentica.”
“Non posso credere a tutto questo. L’Italia è un paese
civile.”
“Ti rispondo con una frase di Adler, lo psicoanalista
allievo di Freud: “La menzogna non avrebbe senso se la verità non fosse
percepita come pericolosa”. E magari ancora pericolosa no ma scomoda
sicuramente lo è l’idea che dobbiamo la nostra sicurezza alla mafia. Ecco
perché non se ne parla.”
“Non so se quello che insinui è vero ma di una cosa sono
certo, la sicurezza viene prima di tutto.”
“Ti dò ragione, ma forse per la sicurezza abbiamo
rinunciato a libertà e dignità. Non vorrei arrivasse un giorno in cui saremo
obbligati a rinunciare a tutto.”
“E allora?”
“E allora non so, è qualcosa più grande di me e te. Ma la
prossima volta che leggiamo di un attentato in terra straniera non pensiamo di averla scampata,
forse anche a noi è costato qualcosa di importante.”
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