Visualizzazioni totali

giovedì 10 agosto 2017

FELINE WARS

“Allora Luca, come è andato l’inserimento della gatta in un ambiente nuovo?”
“Ho cantato vittoria troppo presto.”
“In che senso?”
“Quando i due gatti di Simona, Wally e Victoria, mi videro entrare in casa col trasportino erano evidentemente incuriositi. Il più grande dei due, Wally, un gattone birmano di 5 anni, si avvicinò per annusare il trasportino e fece un muso sorpreso quando dentro intravide Bea.”
“Com’è il muso sorpreso di un gatto?”
“Quasi come quello di un essere umano: occhi spalancati, baffi dritti, testa che ondeggia, sguardo curioso. E lì successe un fatto stupefacente, che non mi sarei mai aspettato. Mi ero fatto tanti scenari ma a quello non avevo proprio pensato.”
“Cioè?”
“I due gatti di Simona si rifugiarono subito nel punto più alto dell’appartamento, quasi fossero impauriti. E quando poco dopo aprimmo il trasportino, Bea ne uscì e iniziò ad esplorare senza disturbo alcuno la casa. Senza spargere una goccia di sangue e a solo un anno di vita era diventata la regina incontrastata, con due sudditi tremanti che non osavano nemmeno guardarla mentre lei scorrazzava in lungo e in largo e mangiava la loro pappa.”
“Ti eri fatto tante paturnie per niente. Hai visto che tutto si è risolto subito, che ti avevo detto? I gatti sono più intelligenti degli esseri umani.”
“Aspetta, non ti illudere. La pax felina è durata poco, neanche un giorno. Presto Wally è sceso e ha iniziato a seguirla. Prima di soppiatto, poi in maniera sempre più evidente. La fissava e le lanciava quasi degli sguardi di sfida.”
“Ahahah a schifìo finisce!”
“Io e Simona eravamo sempre lì a dire di fare i bravi fratelli, e volemose bene, e stiamo insieme, c’è posto per tutti ma Wally niente. Presto iniziò a brontolare e soffiare quando vedeva Bea.”
“Attaccabrighe quel Wally.”
“Aveva perso il trono e voleva riconquistarlo.”
“E Victoria?”
“Stava in alto e guardava. C’era troppo silenzio. Si sarebbe scatenata presto una battaglia e così fu. Solo che scoppiò alle 3 di notte mentre stavamo dormendo. Ad un certo punto i gatti si azzuffarono facendo un casino tremendo e correndo per tutta la casa, zompandomi anche sulla pancia. Il tutto durò neanche un minuto di violenza. Accendemmo la luce e…”
“E…”
“Non vedemmo nulla. I 3 gatti erano ritornati ognuno nel suo territorio dove facevano finta di dormire. La più impaurita era Bea, che tremava. Poverina, non si era mai azzuffata con nessuno.”
“E poi?”
“E poi niente. Ognuno il giorno dopo resterà nel suo territorio. Ma presto si scatena un’altra guerra, te lo dico io, e questa volta non so come finirà.”
“Perché?”
“Nella casa i tre gatti si sono spartiti lo spazio, come in una guerra di posizione mi sembra, ma c’è un luogo ambito da tutti e tre, ambitissimo, che per ora è zona franca ma scatenerà gelosie e putiferio.”
“Sarebbe?”
“Il lettone. Perché chi conquista il lettone si assicura le carezze di Simona e diventa il cocco di mamma.”
“Metteteli tutti e tre contemporaneamente sul letto, no?”
“Già fatto, già fatto. Si mettono a soffiare e si azzuffano come disperati.”
“Ma scusa ehmm… non dovresti essere tu il cocco di mamma?”
“No, capisci ammè, io ho capito innanzitutto una cosa: che non conto un gatto!”
“Eheheh devi essere più veloce!”
“Guarda, inutile intervenire con “pretese” di ogni tipo, gli animali troveranno presto un loro equilibrio da soli. Le bestie i’ capissen pusèe di cristian. Le bestie capiscono più dei cristiani.”
“Giusto. Lascia fare Luca alla natura, lascia fare…”
“Sì, meglio lasciar fare alla natura. Come finirà? Non lo so ma consolami, forse è inutile preoccuparsi. O forse no.”

Nessun commento:

Posta un commento