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martedì 1 novembre 2016

UN BREVE DIALOGO CON LA FELICITA’

“Non mi cerchi più?”
“Ah, eccoti. Eri sparita.”
“Non è vero, non ti ho mai perso di vista.”
“Tutte balle. Da tempo non ti sentivo più nel cuore, è lì che devi stare.”
“Lo sai che io non posso restare in un posto troppo a lungo, poi me ne devo andare.”
“E’ vero, ti muovi sempre troppo in fretta, ma perché non vieni mai da me? Che ti ho fatto? Un giorno lo scoprirò perché ti sono così antipatico.”
“No, ma sei sciocchino? Cosa te lo fa pensare?”
“Vivo in un tempo dove il sesso e l’orrore sono i nuovi dei, non mi trovo molto bene. Se poi ci metti la cattiva salute e le difficoltà economiche ah! Non ne parliamo.”
“Non devi perdere la fiducia. Io esisto, oggi sono venuta proprio per ricordartelo. Se perdi la speranza di trovarmi è tutto perduto. E ricorda anche che non pretendo molto. Avrò tanti difetti, ma mi accontento di poco.”
“Comunque grazie che sei passata oggi. Come un soffio. Resta qui con me ancora un poco, per favore.”
“Sai che non posso, devo andare. Ciao, non dimenticare che ci sono.”
“Va bene allora, continuerò a cercarti. Come dicono, lo farò come un ubriaco che cerca casa sua. Non sa bene dove si trova, sa solo che esiste.”


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