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mercoledì 16 novembre 2016

BLOCCATO DALLA GATTA

“Eccomi qui, è incredibile. Mi sento bloccato dalla gatta sdraiata sopra di me, sono il suo materasso e devo stare fermo. Chissà come mai mi sento così inibito però…però è una forza potente in me, ammettiamolo. E’ riuscita a bloccarmi. Me l’avevano detto che succedeva ma non ci credevo. Bea? Bea? Onorevole micia, mi lasci andare per favore?”
“Rrrmmmmrrrr…”
“Tu dormi, io sono sveglio ma non posso disturbare il tuo regale riposo. Stai sognando tanti topolini lo so, è bello. Svegliare chi dorme è sempre qualcosa di terribile ma… dovrei fare delle cose, non posso rimanere fermo. Dai, levati. Bea?”
“Mmmmmmma cosa c’è?”
“Scusa…scusina…Dai scansati bella micina…”
“Rrrrrrmmmmm….Lasciami riposare.”
“Proviamo con le cattive. ‘A stronza, te sposti? E damme un segno!...Ahia, via quegli artigli! Ma sei matta? Mi hai fatto uscire una goccia di sangue!”
“Così impari.”
“Pazzesco. Guarda che sono più grande di te. Non puoi bloccarmi.”
“Non continuare ad agitarti per favore, sto cercando di dormire.”
“Noto con preoccupazione, cara Bea, che non ti faccio la minima paura.”
“Ecco bravo, e adesso statte fermo.”
“Ma è possibile che niente ti fa paura, che nulla ti preoccupa?”
“Veramente se proprio vuoi saperlo ci sarebbe una cosa che mi preoccupa.”
“Ah sì? Sarebbe?”
“Come mai hai le chiavi del mio appartamento?”
“Ehhhh….Devo uscire per prenderti le crocchette.”
“Ah ecco. Allora se mi devi riempire la ciotola ti puoi alzare.”
“Grazie.”
“Senza far casini mi raccomando.”




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