BLOCCATO DALLA GATTA
“Eccomi qui, è
incredibile. Mi sento bloccato dalla gatta sdraiata sopra di me, sono il suo
materasso e devo stare fermo. Chissà come mai mi sento così inibito però…però è
una forza potente in me, ammettiamolo. E’ riuscita a bloccarmi. Me l’avevano
detto che succedeva ma non ci credevo. Bea? Bea? Onorevole micia, mi lasci
andare per favore?”
“Rrrmmmmrrrr…”
“Tu dormi, io
sono sveglio ma non posso disturbare il tuo regale riposo. Stai sognando tanti
topolini lo so, è bello. Svegliare chi dorme è sempre qualcosa di terribile ma…
dovrei fare delle cose, non posso rimanere fermo. Dai, levati. Bea?”
“Mmmmmmma cosa
c’è?”
“Scusa…scusina…Dai
scansati bella micina…”
“Rrrrrrmmmmm….Lasciami
riposare.”
“Proviamo con le
cattive. ‘A stronza, te sposti? E damme un segno!...Ahia, via quegli artigli!
Ma sei matta? Mi hai fatto uscire una goccia di sangue!”
“Così impari.”
“Pazzesco.
Guarda che sono più grande di te. Non puoi bloccarmi.”
“Non continuare
ad agitarti per favore, sto cercando di dormire.”
“Noto con
preoccupazione, cara Bea, che non ti faccio la minima paura.”
“Ecco bravo, e
adesso statte fermo.”
“Ma è possibile
che niente ti fa paura, che nulla ti preoccupa?”
“Veramente se
proprio vuoi saperlo ci sarebbe una cosa che mi preoccupa.”
“Ah sì?
Sarebbe?”
“Come mai hai le
chiavi del mio appartamento?”
“Ehhhh….Devo
uscire per prenderti le crocchette.”
“Ah ecco. Allora
se mi devi riempire la ciotola ti puoi alzare.”
“Grazie.”
“Senza far
casini mi raccomando.”
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