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domenica 9 febbraio 2025

CORRUZIONE!

(Questa storia è successa veramente. Ho un poco di remore a raccontarla perché pare inventata ma assicuro che non lo è)

Notte in ospedale. Tutto tranquillo, ma all‘improvviso il mio compagno di stanza Gustavo si sveglia e inizia a brontolare. E’ un vecchietto che ho notato non avere tanta pazienza.

Che c’è Gustavo?”, dico nel buio.

Cazzo, devo andare al cesso. Devo pisciare, mi scappa!

Non rischiare, guarda che cadi. Falla nel pappagallo, è lì apposta”, gli consiglio dal letto accanto.

Non ce la faccio con... con quel coso! Devo scendere dal letto subito e… maledizione! Scivolo!

SBADABEM! BUM! e Gustavo finisce per terra urlando. Le tre infermiere di notte sentendolo accorrono e, vedendo Gustavo sdraiato sul pavimento, gridano tutte insieme.

“Madonna santa, perché non ci hai chiamato! Se ti fai male ci licenziano!”

“Ma no, avevo fretta, ho preso solo una sederata, non mi son fatto niente!”

“Adesso -minaccia un’altra- ti cingiamo con la fascia addominale e le sbarre, così non ti muovi più!”

“Giusto! -dice la terza-. Ti mettiamo il pannolone e la fai lì dentro.”

Le infermiere sono proprio arrabbiate mentre tirano su Gustavo. Ma lui è disperato e grida “No il pannolone no, vi scongiuro! Se mi mettete il pannolone mi ammazzo!”

Poche storie e poche storie. Questa volta non ti sei fatto niente ma prima o poi tu ci metti nei guai!”, le infermiere sono inflessibili. A questo punto Gustavo reagisce e passa al contrattacco, dicendo una cosa che mi sorprende.

Vi prego! Vi prego! Se non mi fate mettere la fascia e il pannolone io… io vi regalo le presine che mia moglie fa all’uncinetto. A tutte! Sono presine speciali!

Dal mio letto vicino ascolto tutto, ho gli occhi chiusi e sorrido di questo ingenuo tentativo di corruzione.

Quali presine?”, chiede un’infermiera. Gustavo le tira fuori dal cassetto, le dispone sul letto ed esorta. “Queste! Prendetele, prendetele pure. Sono tutte per voi!

Le infermiere si accalcano intorno alle presine con tanti gridolini.

Che belle! Sembrano i vestitini per le bambole… che bei colori, io prendo questa!… io invece quella!… e io questa qui!

Io sono nel letto accanto che ascolto, faccio finta di dormire e resto esterrefatto. Dopo aver scelto le presine più belle e appurato che Gustavo ha preso solo una sederata, le infermiere escono dalla stanza e se ne vanno via tutte contente, dimentiche delle loro minacce. Gustavo ha vinto, ce l’ha fatta.

E non è finita. Dopo una mezzoretta, in piena notte, arriva il Medico di Guardia (una giovane sui 30 anni) che sgrida Gustavo molto severamente e inizia a prescrivere tanti esami e misure di sicurezza. Gustavo capisce la mala parata e dice mellifluo alla dottoressa: “Dottoressa, posso regalarle le mie presine? Le fa mia moglie all’uncinetto, sono speciali!

Eh no, penso nel mio letto sempre facendo finta di dormire, caro Gustavo stavolta no, questa non è mica un’infermiera, è una dottoressa! E invece anche lei dopo averle esaminate le prende e se ne va contenta e io spalanco gli occhi nella notte. Bastava così poco?

A questo punto tutti inevitabilmente mi chiedono: ma come sono fatte queste presine? Ne aveva regalate un paio anche a me -si ingraziava la gente così- ma non mi dicevano granché. Tornato a casa le ho regalate a mia zia che invece era contentissima (??). Girando su internet poi le ho trovate, pressapoco erano così.

Concludendo: a volte sono le piccole cose che ti cambiano la vita, però bisogna essere pronti. E anche se non ci avrei mai creduto, mai sottovalutare un vestitino per le bambole.

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