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venerdì 28 luglio 2023

L'EVENTO PIU' STORICO CHE HO VISSUTO

Sai che questa domanda mi ha messo in crisi? Dagli “eventi storici” mi sono sempre tenuto lontano. I momenti di cambiamento infatti sono turbolenti, a volte sanguinari e io gracilino mi conosco, rischierei di finire schiacciato. Inoltre non mi piace come idea quella di far parte di una folla imbizzarrita, sento che farei cose di cui dopo mi pento.

Comunque malgrado le precauzioni una volta la “Storia” mi ha colpito in pieno, ero in mezzo e ho visto tutto, il 14 settembre 1977.

Quella sera c’era Santana al Vigorelli di Milano e nessuno voleva perdersi uno degli eroi di Woodstock. Nemmeno gli autonomi e gli anarchici, che al grido di “la musica deve essere gratis!” avevano già fatto abbassare il biglietto da £ 2500 a £ 2000 (cioé 1 euro… ). Ma per i contestatori era sempre troppo, questa era una “becera provocazione" e avrebbero comunque manifestato il loro dissenso. Già la sera prima a Torino c’erano stati casini con autonomi che avevano sfondato i cancelli e bruciato macchine.

(Un quotidiano di Torino)

Ignaro di tutto, avevo 16 anni e con due amici ancor più giovani di me riuscimmo a sederci sul pratone davanti al palco. Notavo che sugli spalti erano stesi minacciosi striscioni “Santana servo della Cia”, “No ai concerti a 3000 lire!”, “Pagherete caro, pagherete tutto” ma ingenuamente pensavo che il concerto ci sarebbe stato.

Concerto che iniziò regolare. Santana come chitarrista è veramente carismatico, ricordo una versione di Oyo como va che avrebbe fatto muovere i sassi. Lui e i musicisti ci davano dentro. Vamos a bailar, mulata!

https://www.youtube.com/watch?v=J7ATTjg7tpE

Dopo dieci minuti dal settore degli autonomi però iniziarono a volare oggetti sul palco, monete, sassi, una biglia metallica ruppe un riflettore. Improvvisamente una bomba molotov scoppiò sul palco, bruciando tutto. Fu un attimo in cui ci alzammo in piedi, con tutti che urlavano. Presi i due amici sottobraccio e iniziammo a correre verso gli spalti. Furono momenti terribili tra la folla. Se uno di noi inciampava finiva calpestato e moriva. Riuscimmo a metterci in salvo e fortunatamente non ci furono conseguenze.

Anzi sì una ci fu: il concerto dei Santana fu la goccia storica che fece traboccare il vaso e per 2 – 3 anni non fu più organizzato un concerto in Italia, nessuno si fidava più. Mi avete tolto i concerti negli anni più belli. Non fatemi dire altro che mi comprometto. Io comunque c’ero e ho visto tutto.

(Quello a sinistra con la macchina fotografica è il nostro Marco Bini)

Vi siete sfogati? Siete contenti di aver giocato alla rivoluzione? E’ servito a qualcosa? Immagino che non vi fregava niente del ragazzino rimasto senza musica. Quanto costano i concerti ora? Immagino la vita rivoluzionaria che avete vissuto poi. Ah, ma l’importante all’epoca era di fare i duri e puri negli anni di piombo, chi se ne frega delle vittime, se lo son meritato.

La carestia di concerti a Milano (e in Italia) finì ufficialmente solo il 27 giugno 1980, con il grande concerto di Bob Marley a San Siro. Che, per la cronaca, costava £ 5000, più del doppio del concerto di Santana ma nessuno allora disse niente.

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