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domenica 30 luglio 2023

COSA NON SO

"Ti ricordi, caro, quando stavamo insieme e abbiamo litigato?"

"Sì, purtroppo sì. Dopo è successa quella roba per cui ci siamo separati del tutto."

"Ecco, volevo dirti proprio questo. Ti ho detto che ero andata a letto con un mio collega, ricordi?"

"Certo."

"Ma voglio dirti che non era vero. Te l'avevo detto solo per farti dispetto."

"O eri una bugiarda prima o sei una bugiarda adesso. A quale bugiarda devo credere?"



sabato 29 luglio 2023

 TI PIACE IL NUMERO UNO?

"Ed ecco il Numero Uno

è il capo della banda

è quello che comanda

nel gruppo T.N.T.!"

venerdì 28 luglio 2023

L'EVENTO PIU' STORICO CHE HO VISSUTO

Sai che questa domanda mi ha messo in crisi? Dagli “eventi storici” mi sono sempre tenuto lontano. I momenti di cambiamento infatti sono turbolenti, a volte sanguinari e io gracilino mi conosco, rischierei di finire schiacciato. Inoltre non mi piace come idea quella di far parte di una folla imbizzarrita, sento che farei cose di cui dopo mi pento.

Comunque malgrado le precauzioni una volta la “Storia” mi ha colpito in pieno, ero in mezzo e ho visto tutto, il 14 settembre 1977.

Quella sera c’era Santana al Vigorelli di Milano e nessuno voleva perdersi uno degli eroi di Woodstock. Nemmeno gli autonomi e gli anarchici, che al grido di “la musica deve essere gratis!” avevano già fatto abbassare il biglietto da £ 2500 a £ 2000 (cioé 1 euro… ). Ma per i contestatori era sempre troppo, questa era una “becera provocazione" e avrebbero comunque manifestato il loro dissenso. Già la sera prima a Torino c’erano stati casini con autonomi che avevano sfondato i cancelli e bruciato macchine.

(Un quotidiano di Torino)

Ignaro di tutto, avevo 16 anni e con due amici ancor più giovani di me riuscimmo a sederci sul pratone davanti al palco. Notavo che sugli spalti erano stesi minacciosi striscioni “Santana servo della Cia”, “No ai concerti a 3000 lire!”, “Pagherete caro, pagherete tutto” ma ingenuamente pensavo che il concerto ci sarebbe stato.

Concerto che iniziò regolare. Santana come chitarrista è veramente carismatico, ricordo una versione di Oyo como va che avrebbe fatto muovere i sassi. Lui e i musicisti ci davano dentro. Vamos a bailar, mulata!

https://www.youtube.com/watch?v=J7ATTjg7tpE

Dopo dieci minuti dal settore degli autonomi però iniziarono a volare oggetti sul palco, monete, sassi, una biglia metallica ruppe un riflettore. Improvvisamente una bomba molotov scoppiò sul palco, bruciando tutto. Fu un attimo in cui ci alzammo in piedi, con tutti che urlavano. Presi i due amici sottobraccio e iniziammo a correre verso gli spalti. Furono momenti terribili tra la folla. Se uno di noi inciampava finiva calpestato e moriva. Riuscimmo a metterci in salvo e fortunatamente non ci furono conseguenze.

Anzi sì una ci fu: il concerto dei Santana fu la goccia storica che fece traboccare il vaso e per 2 – 3 anni non fu più organizzato un concerto in Italia, nessuno si fidava più. Mi avete tolto i concerti negli anni più belli. Non fatemi dire altro che mi comprometto. Io comunque c’ero e ho visto tutto.

(Quello a sinistra con la macchina fotografica è il nostro Marco Bini)

Vi siete sfogati? Siete contenti di aver giocato alla rivoluzione? E’ servito a qualcosa? Immagino che non vi fregava niente del ragazzino rimasto senza musica. Quanto costano i concerti ora? Immagino la vita rivoluzionaria che avete vissuto poi. Ah, ma l’importante all’epoca era di fare i duri e puri negli anni di piombo, chi se ne frega delle vittime, se lo son meritato.

La carestia di concerti a Milano (e in Italia) finì ufficialmente solo il 27 giugno 1980, con il grande concerto di Bob Marley a San Siro. Che, per la cronaca, costava £ 5000, più del doppio del concerto di Santana ma nessuno allora disse niente.

mercoledì 26 luglio 2023

IL GUSTO PIU' VENDUTO IN GELATERIA

Qual è il gusto più venduto in gelateria? Da ragazzo ho lavorato d'estate in una gelateria e ho scoperto che era… la vaniglia. Strano, pensai, avrei scommesso sul cioccolato o sul limone ma l'evidenza era netta.

E che sorpresa scoprire ieri che "vaniglia" deriva dallo spagnolo "vaina" che a sua volta deriva…dal latino "vagina"! Perché vagina? Nel senso di guaina, infatti i semi della vaniglia prima di essere raccolti stanno belli tranquilli nel loro baccello che li avvolge, un poco come i piselli (…)

Insomma, tra vagine e piselli da questa sensuale pianta messicana non si scappa! Vaniglia in italiano, vanilla in inglese, wanilia in polacco, vanilj in svedese, vanille in francese, il suo nome riecheggia in tutte le lingue. Del resto è storia recente, prima del 1800 non era conosciuta.

Ora so perché il suo profumo è per me così sensuale. 😊

Vanilla planifolia - Wikipedia

BELLO BELLISSIMO

"Ti faccio bello come non mai!". Carol, l'amica parrucchiera, mi mise un telone intorno al collo e si diede da fare con tutto l'armamentario che si era portata dietro, ricordo degli anni in cui aveva lavorato nella haute couture parigina.

Aveva notato il mio look ehm un po' trasandato e adesso ci pensava lei. Mentre era lì che sforbiciava, sistemava e levava i pelacci che crescono ovunque, raccontava delle sue esperienze nelle sfilate di alta moda. Citava e commentava nomi che per me erano perfetti sconosciuti, ricordo solo Naomi Campbell ("una stronza"). Tra l'altro Carol mi rivelò un segreto:

"Il telone che hai indosso al collo l'ho usato anche quando ho aggiustato i capelli ad Alain Delon."

"Ah sì, lo hai conosciuto? Che tipo è?"

La voce di Carol era estasiata. "E' un vero maschio, guarda, un uomo affascinante. Ha uno sguardo e una voce che ci faceva impazzire, eravamo tutte ai suoi piedi! Quel homme! Che uomo!"

Quando poi Carol ha finito il lavoro e mi ha levato il magico telone, mi sono guardato allo specchio e devo ammettere che il risultato era buono, molto molto buono. Carol aveva tirato fuori la mia parte francese!

Alain Delon et moi, separati alla nascita! Séparés à la naissance!

domenica 23 luglio 2023

UNA SENSAZIONE MAI PROVATA

Fu fatale il freddo patito. Sarà che ho una certa età, ma le cene sul terrazzo hanno ormai questo rischio, il venticello bastardo e traditore. Tornato a casa, passai una notte talmente infame, contorcendomi dagli spasmi alla pancia, che il mattino dopo chiamai l’ambulanza che mi portò di corsa all’Ospedale Niguarda.

Io pensavo ad una semplice congestione ma il medico del Pronto Soccorso, dopo tre palpatine dolorosissime, fu di altro avviso: “Qui c’è la cistifellea infiammata e piena di calcoli, bisogna operare e tirarla via. E’ una operazione di routine, tranquillo, non è più come una volta che aprivano in due. Ora fanno tre puntini in anestesia e basta.”.

Iniziò la preparazione all’intervento, vale a dire tre giorni di digiuno assoluto, neanche un chicco di riso. Al pomeriggio del terzo giorno mi portarono in sala operatoria, ero steso, guardavo il soffitto e ho solo vaghi ricordi di quei momenti a parte una radiolina che trasmetteva musica. Tutto mi sarei immaginato, tranne di sentire Laura Pausini in camera operatoria. Tanti chirurghi si accalcavano intorno a me. Una dottoressa mi mise la mano sulla fronte e disse “ora ti addormenterai”.

(……………………………………………………………...buio …………………………………..

…………………………………………………………………………………….. buio…………….)

“Sveglia, Luca! Svegliati!”

“Sono vivo!”

“Sì, è mezzanotte, è andato tutto bene. I farmaci poi ti hanno sedato bene.”

“Grazie, grazie a tutti. Che farmaci?”

“Antidolorifici, il Fentanyl...”

“Il Fentanyl, ho preso il Fentanyl?”

“Ad un dosaggio molto basso.”

E così potrò dire che ho preso il Fentanyl, la potentissima eroina sintetica, anche se non mi ricordo nulla. Però devo essere sincero, un effetto stranissimo in me per qualche giorno l’ho notato.

NON AVEVO PIU’ IL SENSO DELLA PROPRIOCEZIONE. La Propriocezione è il “sesto senso” che abbiamo tutti, la profonda consapevolezza del nostro corpo. Se chiudete gli occhi, sapete comunque dove si trovano le vostre mani, le gambe, dove è appoggiato il sedere etc. E’ un senso misconosciuto ma utilissimo quando stiamo nuotando o ballando o facendo l'amore o per addormentarci, è lui che ci fa trovare la posizione giusta.

E invece in quei giorni... era sparito! Pensavo di grattarmi il naso e invece la mano era sulla coscia, la gamba strisciava sul pavimento ma finché non vedevo non credevo, tutto così. La mia mente era un polipo circondato da arti inutili. Il mio corpo se ne andava per conto suo non più controllato dalla mente. Ho rischiato più volte di mordermi la lingua. Non una bella cosa.

Entro qualche giorno è tutto passato e la Propriocezione per fortuna è tornata. Oggi poi dopo l'operazione sono tornato a casa ed è quello a cui penso più spesso, ho scoperto un senso che non avevo mai considerato, che rendeva più bella la mia vita e il mondo.

(L'angioletto suonatore di Michelozzo da Forlì)



venerdì 14 luglio 2023

TI SENTI MAI PICCOLO E INSIGNIFICANTE?

Quando Alessandro Magno, il grande condottiero, passò con il suo esercito dalle parti di Corinto, decise di andare a trovare Diogene, il filosofo che viveva poveramente in una botte. Quando lo trovò gli disse:

"Io sono Alessandro Magno, l'uomo più potente del mondo, sei tu Diogene il Cinico?"

"Sì, sono io, Diogene."

"Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò."

"Scansati, che mi levi il sole."

(Un insegnamento che viene dal passato. Ti senti mai piccolo e insignificante davanti alla vastità dell'Universo? No)



mercoledì 12 luglio 2023

COSA CI INSEGNA PLATONE

Il primo insegnamento per noi deriva proprio dal suo nome, Platone.

Perché infatti il grande filosofo greco si chiamava così? "Platone" significa uomo con le spalle larghe, con il torace ampio. Platone era insomma un omone muscoloso, imponente, che si presentava bene. Si vede che di sport da giovane ne aveva fatto tanto e aveva curato il suo corpo. E questo non gli aveva certo impedito di diventare il più grande filosofo del suo tempo.

Dimenticatevi l'immagine del filosofo tisicuzzo e vestito di stracci, quando Platone compariva in Accademia avvolto nella toga faceva la sua porca figura e tutti lo seguivano.

"Mens sana in corpore sano", avrebbero detto i latini, che se ne intendevano. Giovani, fate sport insomma e curate il vostro corpo, allenarlo insieme alla mente è possibile. Anzi, doveroso, ricordatevi di Platone!



martedì 11 luglio 2023

COME FAR CREDERE ALLE PERSONE CHE SONO UN DIO

Quando piove mi metto in mezzo alla piazza con fare ieratico mentre tutti dicono "Illuminaci, o sapiente."

Io alzo le braccia e dico con voce possente: "Dopo il brutto verrà il bello! Incontrerete vecchi amici e farete tanti sogni! E ci sarà una guerra in questo mondo, le forze del bene contro quelle del male!"

Aò, smette di piovere e il giorno dopo tutti si prostrano ai miei piedi faccia a terra. "Ohhhh, sei un Dio! Le hai azzeccate tutte! Solo tu vedi il futuro."

Vedessi anche oggi con gli oroscopi come ci credono!



lunedì 10 luglio 2023

 

Un mio intervento su Quora che riguarda proprio quella piattaforma....

Anche a voi vengono riproposte risposte e post vecchi di anni sulla Home page? Significa che la qualità sta scendendo? Si può fare qualcosa per evitarlo?

Le risposte sono Sì, No, Non penso.

Succede anche a me di rivedere post vecchi di anni e di solito sono piacevoli sorprese. Anzi, mi ha fatto capire meglio di tanti discorsi la differenza di Quora rispetto ai vari social. La conoscenza (il fine di questa piattaforma) non è così legata all'attualità. La profondità di certe risposte per esempio aumenta con il tempo.

Penso per esempio a certi scritti di Francesco J. Galvani o di Francesco Baldessari che hanno acquistato grande spessore. E che dire delle divagazioni storiche di Max Barzaghi? Inappuntabili e interessanti oggi come allora.

La conoscenza non passa di moda. Tende ad accumularsi, non ad essere sostituita. E' il lungo termine che renderà Quora superiore ad altri social. Ma non subito 😊



COME MAI L 'ULYSSES DI JAMES JOYCE E' RITENUTO UN CAPOLAVORO

Non lo so. A 20 anni lessi le prime 200 pagine, poi lo buttai dalla finestra. Astruso, illeggibile, incomprensibile. Talmente arzigogolato che unito al libro davano anche un libretto con tutte le note e spiegazioni. Ho resistito, poi non ce l'ho fatta più, non capivo niente. E contate che avevo la forza dei 20 anni, oggi penso reggerei poche righe.

La sola cosa veramente bella è il capitolo finale, il monologo di Molly Bloom, in cui Joyce descrive un orgasmo femminile. Far finire un libro con un orgasmo femminile è un colpo di genio, ma il resto del corposo libro (1000 pagine) non è all'altezza.

Già il fatto che allegassero un libretto con le note esplicative mi aveva insospettito. Ogni libro dovrebbe bastare a se stesso, anzi dopo quella esperienza è diventata in me una regola: ogni libro DEVE bastare a se stesso, se ha bisogno di note esplicative scritte da altri (tranne ovviamente quelli scritti 1000 anni fa) non è un buon libro.

E permettetemi una nota cattiva: TUTTI quelli che ho incontrato in vita mia e che lo elogiavano come un capolavoro NON l 'avevano letto. Bastava che facessi due domande e cascavano subito come delle pere. "I soliti snob -conclusi- che vogliono essere diversi dal "volgo ignorante" e giocano sulla ignoranza altrui". Un po' come quelli che oggi si fanno i tatuaggi tribal neozelandesi o con le scritte cinesi (che magari c'è scritto "involtino primavera"). La massa di quelli che non vogliono far parte della massa, conformisti come anzi peggio degli altri.

"Introibo ad altare Dei". Come no. Parla come mangi che è meglio. Chiarezza, voglio chiarezza.

(la statua di Joyce a Trieste, città dove ha vissuto a lungo)




domenica 9 luglio 2023

UNA LEZIONE IMPARATA GIOCANDO

 Ero giovane ed ero pirla, molto pirla.

Una domenica mi ritrovai a giocare a briscola in coppia con un signore. All'ultima mano regalai per distrazione agli avversari una donna invece di un fante che avevo in mano. In pratica regalai un punto. Il compagno di squadra quando se ne accorse mi guardò e chiese stupito perché avevo giocato in perdita la donna. Io ero giovane e replicai strafottente "ma sì, tanto un punto cosa vuoi che sia…".

I più acuti hanno già indovinato. Perdemmo 59–61 e il mio compagno mi guardò e disse sottovoce "vedi, se non regalavi la donna non perdevamo". Io ero rimasto di sasso.

Ho imparato una lezione quel giorno. Quando si gioca, a carte o nella vita, devi rimanere concentrato fino all'ultimo. Vietato rilassarsi sino a quando non è tutto ma proprio tutto finito. Hai capito, scemo?

(Paul Cezanne, Giocatori di carte)



sabato 8 luglio 2023

DESIGN

Oggi mi han chiesto a bruciapelo: "Cos'è il design?"

Ci ho pensato un po', ammetto, poi ho risposto: "IL DESIGN E' L'ARTE UTILE". Mi spiego: una delle caratteristiche fin dall'inizio dell'arte è che è "inutile", non ha un effetto immediato, potrebbe esserci o non esserci. Questo l'ho capito osservando la nascita dell'Arte nella Preistoria: ad un certo punto si iniziano a notare nei vasi dei ghirigori, delle linee superflue. Nelle pareti delle caverne gli esseri umani disegnano delle "cose", i cadaveri vengono seppelliti con pose particolari, i tatuaggi son sempre più elaborati…etc. La nascita dell'Arte è un territorio così affascinante.

E' soprattutto con l'avvento dell'homo sapiens che si assiste ad una esplosione artistica in cui si ricerca il "bello", qualunque cosa si intenda con questa parola. Anche i neanderthal si è scoperto che qualcosa facevano, ma ad un livello molto inferiore. E voi contate che a noi è arrivato solo un infinitesimo: canzoni, oggetti in legno o pelle, storie, fiori, giochi con le ombre, acconciature… tutto perduto.

Il fiume del tempo è troppo vasto. Qualcosa comunque risuona in noi moderni.

I paleontologi diventano improvvisamente attentissimi quando scoprono qualcosa di "inutile". Vuol dire che c'è un pensiero dietro, una spiritualità, una emozione, qualcosa di intenso.

Ma è anche vero il contrario. Si ricerca la bellezza anche nelle cose quotidiane, che vengono usate tutti i giorniNoi cerchiamo la bellezza, è ciò che ci rende umani.

(il primo ciondolo, trovato in Polonia)

Che splendore

una antenata delle bambole

Insomma si può realizzare il bello anche nelle cose utili, questo per me è il DESIGN: BELLEZZA + UTILITA'. Se tu realizzi qualcosa che oltre ad essere utile è anche bello (qualunque cosa si intenda con questa parola) allora sarai un "designer", che secondo me è anche meglio di "artista".

(è più bello un utile acquedotto romano o una solenne piramide egizia? Sono due bellezze diverse ma entrambe indispensabili anche se la nostra preferenza va a…)

Insomma, avete capito il concetto, il design è la bellezza utile. Scusate la semplificazione.