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giovedì 5 settembre 2019

I NUMERINI DEL SUDOKU

"Gabriele, ma che cazzo combini?"
"Che vita infame, 307, che vita infame."
"Ma non dovevi uscire oggi dal reparto? Ieri sera grandi festeggiamenti, hai offerto la pizza a tutti e mo' stai qua ancora."
"E invece stamattina mi son svegliato con 40° di febbre e i medici mi han proibito di andar via. Qualcuno me l'ha tirata."
"Ma va, è la sfiga che non ha regole precise. Adesso come stai?"
"Adesso sto bene, all'anima di chi è stramorto! Mi han imbottito di antibiotici e la febbre è già scesa. E ora mi tocca riorganizzare tutto per uscire da questo maledetto ospedale."
"Dì la verità. Non volevi andartene via."
"Sei già il terzo che me lo dice. Hai vinto un vaffanculo gratis, contento?"
"Dai si fa per scherzare."
"Io mi son rotto le palle di stare qui dentro. Voglio uscire! Oggi dovevo mangiare nel miglior ristorante del paese mio e invece sto qua in questo...non mi far parlare che mi comprometto..."
"Ma sì che ci andrai. È solo questione di tempo."
"Come ha potuto il mio corpo tradirmi così? Infame e stronzo."
"Gabriele, noi con la sclerosi multipla non ci possiamo fare conto sul corpo."
"Mi sento come i numerini del sudoku, hai presente? Quelli piccolini."
"Ah sí, i provvisori."
"Appunto, che poi vengono cancellati perché non valgono più. Ecco. Chiedevo troppo? Solo di uscire dall'ospedale!"
"Tieni duro Gabriele. Ce la farai."
"E quando uscirò il primo che mi parla di ospedale lo mangio. Tutto me lo mangio. Che quando torno a casa di notte e apro il frigo non voglio trovare niente!"

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