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giovedì 5 settembre 2019

CHIÙ LONGA È A' PENSATA...

"Uè letto 307 allora, facimmo o' menù per domani?"
"Grazie infermiere, sempre pronto e desideroso. Legga, legga le proposte dello chef dell'ospedale per la sclerosi multipla."
"Bravo guagliò, sient'a mme. Ce stanno tutte 'e cose sfiziose."
"Non vedo l'ora di abbuffarmi."
"Mo' leggo. Hai da scegliere per incominciare tra... minestra di farro e risi e bisi. E che è 'sta fetenzia?"
"Specialità del nord. Prendo risi e bisi."
"Lo riceva mamma mia che siete gente strana. Chisto invece me pare bellillo: bistecc di maiale, e' puorc!"
"Oppure?"
"Baccalà mantecato...e che r'è?"
"Una specialità, pesce del nord."
"Ah o' merluzzo... ricordo Giggino, o' frate mio: prima me dice sì poi doce doce me fai morì... Maruzzeeella Maruzzè!"
"Non posso prendere entrambi?"
"Eh sì, facimmo a' tarantella."
"Prendo la bistecca allora."
"E accattate o' puorc. E ricorda che chi troppo vo' magnà s'affoca. Per contorno tieni: purè, patate prezzemolate, patate lesse o al forno. Che pigli?"
"Azzo. E se a uno non piacciono le patate?"
"Statte accorto." 

"Vediamo...prendo le prezzemolate...oppure il purè, no quelle al forno...sono indeciso."
"Forza 307. Chiù longa è 'a pensata più 'rossa è la strunzata."
"E che vuol dire?"
"Che nella vita aggia a pensare il giusto, mai troppo. Il troppo troppeggia e ti porta alla mala vita."
"Allora prendo quelle al forno."
"Bravo. Fatt' curaggio, 307!"



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