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mercoledì 26 settembre 2018


I TDC


“Rallenta! Rallenta! Luca, guarda quella sgnappera che sta passando sulle strisce!”
“La biondina? Molto carina.”
“Aspetta che tiro giù il finestrino… ABBELLA! COSA USI COME BALSAMO?”
“Andrea, ma sei scemo? Guarda che in questo quartiere mi conoscono. Non mi far fare figure de merda.”
“Ma io sono avanti, sono un agente provocatore!”
“Ah, ecco perché ti mandano sempre a fanchiulo.”
“Amico, smartizzati! Ti voglio più guardingo, più easy ...Aspetta, l’ho vista! L’apparition! Guarda quella lì vicino alla panetteria! E’ proprio il mio tipo, dirty, curvy and nerdy!”
“Traduci, plìs.”
“Porcella, formosella e con gli occhiali. Che sogno erotico.”
“Andrea, ma a te gustano così?”
“A FATA! FAMMI LA MAGIA!”
“E certo, la magia alla bacchetta. Mio Dio, ti rendi conto che a fare i vitelloni in macchina alla nostra età sembriamo due vecchi bavosi?”
“Macché bavosi, siamo dannunziani!”
“Con la panza che tieni sembri lo zio di D’Annunzio...”
“Tengo il fisico del gladiatore sovrappeso, caro il mio luchino. E non dimenticare che stai parlando con uno che ha toccato il culo a Jo Squillo... No, non è possibile! La vedi anche tu?”
“Cusa?”
“Quella Duna Familiare ferma al semaforo. E’ una vita che non ne vedevo una! Presto, grattati le palle! JURASSICA!”
“Zitto, santodio, guarda che ti meno!”
“A me che ho il riflesso di un puma? Ti ho mai raccontato di quella volta che ero in moto Guzzi sulla Milano-Bologna?”
“Sei morto?”
“Quasi. Allora, ero sulla scia di un camioncino quando d’improvviso gli cade una cassa piena di pile a stilo che invadono tutta la corsia. Ho fatto i numeri da circo per evitarle. Sembravo quello di Matrix.”
“Che figus!”
“Eh, le balle bisogna saperle raccontare. A proposito, tu che te ne intendi, quelli che si mettono nelle situazioni di rischio come si chiamano?”
“E’ una patologia ben nota con il termine tecnico TDC.”
“TDC? l’ho già sentita...”
“E’ una sigla. Esattamente, Andrea, vuol dire che queste persone sono delle testedicà...”
“E io che ti sto pure ad ascoltare! Guarda, guarda piuttosto quella squinzia davanti a noi col gonnellino!”
“Quella sullo scooter?”
“Che cosce, da Carnaby Street!”
“Asp, si è fermata al semaforo per guardarsi allo specchietto. Momento che le vado vicino.”
“Accosta accosta...Sì, sei bella bella! GAFI! GAFI!”


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