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mercoledì 12 settembre 2018


LO SGUARDO DEGLI ALTRI

“Che fastidio, Luca, che roba che sento dentro.”
“Di che fastidio parli, Andrea, sii più chiaro.”
“Ma non ti sei accorto di come ci guardano qui al supermercato?”
“No. Sono occupato a guardare gli articoli sugli scaffali mentre tu spingi la mia sedia a rotelle. A proposito, grazie per avermi accompagnato. Avevo proprio bisogno di una bella spesona, ho il frigo vuoto. Spingimi in quel corridoio là, grazie.”
“Ma Luca, non ti sei accorto di come ci guardano?”
“No, cosa c’è di strano? Tonno a 2€...quello dell’Esselunga 1,89€...però l’altro sembra più buono… mah!”
“Sembra che abbiano paura. Guarda quello, ci fissa con gli occhi sbarrati.”
“Ah quel tipo di sguardo… io non ci faccio più nemmeno caso. Fagioli borlotti o cannellini?”
“Quelle che mi fanno più incazzare sono le mamme con i bambini. Appena sbuchiamo noi con la sedia a rotelle e ci vedono se li tirano verso di sé. Che nervi.”
“Forse hanno paura che la sclerosi sia contagiosa. Normale, vogliono proteggere bimbi. Ma è solo ignoranza, tranqui. Vediamo… dove si trova il ketchup?”
“La prossima vecchietta che ci guarda storto la investo, giurosuddio te lo do io il ciambellone!”
“Ahò Andrea e statte bono! Guarda che mi faccio male. E lasciami fare questa spesa in pace e spingimi nel reparto biscotti. Allora… frollini con pannna...le gocciole...brioches alla crema… Cosa prendo per la mattina… tutto ok, Andrea?”
“Che brutte facce. Minkia che disadattati. Guarda, fanno finta di non vederci, guardano il cellulare e intanto fanno spazio per lasciarci passare.”
“E non sei contento?”
“Sì ma mai un sorriso, un segno, una parola... sembra che siamo invisibili.”
“Ti abituerai quando mi accompagni, ti abituerai. E’ una magia. Proverai l’ebbrezza di sentirti invisibile!”



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