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giovedì 6 settembre 2018


QUASI UN MIRACOLO!
(dall’articolo di Repubblica del 6.9.2019)

Milioni di persone che ritornano a vivere. Aziende in crisi. Ospedali che si svuotano. Industrie in difficoltà. Un improvviso fervore. Problemi di riciclaggio del metallo. Un fenomeno mondiale.
Queste furono alcune delle conseguenze immediate del più inspiegabile fenomeno medico del nuovo millennio: la improvvisa guarigione nel giro di pochi mesi dei malati di sclerosi multipla in tutta la terra.

La scienza medica ancora si interroga su come ciò sia potuto accadere: circa un anno fa (ma sulla data esatta non c’è concordanza) e per cause ancora ignote, i malati di sclerosi multipla in tutto il globo iniziarono lentamente a stare meglio. E non era un dato passeggero: i progressi erano permanenti e non si fermavano.
I sintomi regredivano, gambe ferme da anni riprendevano a muoversi, i dolori cessavano, la forza ritornava, la vita era ogni giorno più bella. Malati allettati da anni uscivano e venivano avvistati mentre facevano jogging nei parchi. Le carrozzine abbandonate riempivano le chiese. Vecchi amori rifiorirono, altri nacquero. Una ondata di benessere stava crescendo nel mondo.

Il fenomeno ci si accorse che coinvolgeva i malati di ogni dove, che giorno dopo giorno “guarivano” sempre di più.
Molti neurologi all’inizio non nascondevano il loro scetticismo (“è una fase di remissione che per coincidenza ha riguardato molti dei nostri pazienti”) ma alla fine, dopo innumerevoli esami e test di controllo, anche i più scettici ammisero che qualcosa stava cambiando veramente e che i fasci di nervi, il punto debole in questi malati, erano come per magia ritornati normali.
Anzi, più che normali.

Il punto di svolta fu, e se lo ricorderanno in tanti, la vittoria sui 100 metri ai Campionati Europei di Atletica e la dichiarazione choc del vincitore (“solo l‘anno scorso ero in carrozzina”). A denti stretti, dato che temevano di essere squalificati in quanto dopati, anche il 3° e 4° posto ammisero di essere ex malati.

Comprensibile nervosismo e sequela di “no comment” se si provava poi a contattare alcuni colossi farmaceutici che ricavavano lauti guadagni dai loro farmaci contro la malattia.
E paradossalmente anche per alcuni malati fu durissima rinunciare a certi diritti: ormai però dichiarare di essere malati di sclerosi multipla era considerata poco più che una bizzarria e i cosiddetti invalidi camminano loro malgrado. Quante storie incredibili!

La guarigione fu completa e avvenne in così poco tempo che la maggior parte dei malati ammise che non sapeva bene cosa combinare nella loro vita ritrovata. “E’ stato come rinascere, dopo un primo momento di euforia ti chiedi “e adesso?” e pensi e ripensi. Soprattutto era il non sapere bene perché mi fosse successo di guarire che inquietava. Ma del resto non si era mai capito perché mi ero ammalato, così eravamo pari”.

Forse anche per questo motivo e per dare un senso all’inspiegabile nacque il movimento religioso “Sano Subito” che ha riempito le chiese di cumuli di carrozzelle, standing, stampelle e deambulatori. Oramai a San Pietro non si può più nemmeno entrare!

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