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lunedì 11 agosto 2025

 

IL SENSO DEL PUDORE STA SCOMPARENDO

No, però sta cambiando. Anche nelle parole: oggi per esempio si tende a sostituire la desueta espressione "senso del pudore" con la parola "privacy", che è più generalista e va oltre la limitata sfera affettivo-sessuale, ma che in fondo entra nello stesso ambito. Un campo privato della persona o della società, dei giudizi che un estraneo non può e non deve invadere né toccare né cercare di cambiare, per quanto bizzarri e strampalati sembrino talvolta ad un esterno.

Turista, rispetta i tabù del luogo che visiti. Se vieni in Italia per esempio non entrare a piedi nudi nelle chiese, non mettere il ketchup sugli spaghetti, non chiedere ad una persona quanti soldi guadagna all'anno, non sorprenderti se quando ti parla ti tocca. Non sarebbe male prima di andare all'estero informarsi sui tabù locali e questo vale per tuttiA un amico peruviano scappava la pipì nel parco, si alzò e la fece contro un albero. Per sua disgrazia passavano di lì due poliziotti che lo videro e lo arrestarono per "oltraggio al senso del pudore"; lui era stupito perché in Perù era cosa abituale. Qui in Italia però non si fa. 🙂

Insomma, attenzione agli usi locali e rispetto, vecchio ma sempre valido valore che a volte traballa. Importantissimo insegnarlo ai bambini, spesso fa la differenza tra una buona educazione ed una più sciatta. E non pensiate poi che, una volta afferrato, il senso del pudore rimanga invariato. Bisogna continuamente aggiornarsi.

Esempio pratico: ultimamente ho visto una scena censurata che mi ha fatto sorridere, contenuta nel pluripremiato film Spartacus di Stanley Kubrick. Forse l'unico film visto dal presidente Kennedy al cinema. Capolavoro rivisto volentieri, molto bello.

Nella nuova edizione restaurata c'è una scena all'epoca (1960) tagliata perché considerata troppo hot (!!?!), un dialogo tra il ricco Crasso (Laurence Olivier) mentre durante il bagno tenta di sedurre il giovane servo Antonino (Tony Curtis) che lo insapona. In apparenza si parla di cibo.

“Mangi le ostriche?"

“Sì”

“E le lumache?”

“No”

“Pensi che mangiare ostriche sia morale e mangiare lumache sia immorale?”

“No, padrone”

“Naturalmente no. È tutta una questione di gusti, non è vero?”

“Sì, padrone”

“E il gusto non è la stessa cosa dell'appetito e perciò non è una questione di morale, non è vero?”

“È una cosa che si può sostenere, padrone”

“Va bene. I miei vestiti, Antonino. A me piacciono sia le lumache che le ostriche”

(qui la scena in lingua originale, non venne mai doppiata in italiano, voi mettete i sottotitoli)

https://www.youtube.com/watch?v=4oOj3vycvZQ

Era bastata una fugace allusione alla omosessualità perché la scure della censura calasse impietosa. La cosa fa sorridere con lo sdoganamento che c'è stato del tema negli ultimi anni, ma fa anche pensare a quanto i confini del senso del pudore siano mutati.

Ovviamente, ci chiediamo in che direzione stiamo andando, ma questa è un'altra storia. Magari c'è qualcuno qui che può provare a rispondere. Cosa fa scandalo oggi in Italia?

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