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domenica 31 agosto 2025

I GIOVANI D'OGGI

"Signor Luca, mentre metto a posto la casa posso farle una domanda?"

"Dimmi pure, Giacomo. Se posso rispondere, volentieri. Vai."

"Ma secondo lei che è del mestiere, bisogna andare comunque dallo psicologo? Un mio amico dice di sì però io non sono convinto. Io ho 32 anni e non penso di aver problemi grossi o di averne bisogno."

"Allora non ci andare. Per capirsi, è un po' come recarsi dal medico. Se uno sta male ci va, ma se sta bene allora perché? Intanto vive la sua vita tranquillo e senza pensarci. E' necessario però avere l'onestà di guardare dentro se stessi e capire che, se qualcosa non va, occorre chiedere aiuto. Questa onestà è fondamentale. Se ce l'hai, allora sei a posto"

"Beh, in effetti un problemino ci sarebbe ma noto che ce l'hanno anche tanti miei amici. Siamo tutti un po' fatti così in questa generazione, ho visto."

"Sentiamo, mi hai incuriosito."

"Io non riesco a stare fermo. Dopo mezzora, ma che dico 20 minuti che sto fermo da qualche parte, mi devo muovere. Al primo minimo segnale di noia mi alzo e me ne vado. Anche con le ragazze è così, le relazioni durano poco. Però mi è venuto un dubbio."

"Rispetto alle ragazze?"

"Sì. Signor Luca, è meglio scoparsi cento donne o una donna cento volte?"

"Domanda da un milione di dollari. Mi sembra di capire che tu sei più sul primo versante."

"Guardi, in questi ultimi anni è stato un girotondo. La settimana scorsa ho fatto la corte a una che mi ha fermato e detto: "non ti ricordi che noi due abbiamo già fatto sesso tempo fa?" Io ci sono rimasto di sasso, non ricordavo niente."

"E' questo il problema?"

"Sì, a volte mi sembra tutto superficiale, senza valore, effimero. E' tutto veloce. Si passa da una esperienza all'altra e alla fine non si costruisce niente. Mah."

"Giacomo, adesso va così. Ma prima o poi io ti auguro di mettere radici, di andare in profondità piuttosto che in larghezza. Fermarsi, trovare connessioni, costruire qualcosa di duraturo. E non servirà solo a te. I bambini hanno bisogno di stabilità, fidati."

"Ma devo trovare quella giusta!"

"Se stai a volere la perfezione non la raggiungerai mai. Al limite posso darti un suggerimento, stai attento a questo clima consumista che ti ha convinto che la felicità è sempre altrove e ti fa desiderare nuove (e costose) esperienze. Guarda che rischia di rovinarti la vita. Fermati un attimo, tu e i tuoi amici, e approfondisci quello che hai."

"Va bene, lo farò ci proverò ci riuscirò. Signor Luca, grazie!"

"Augh! Il grande capo ha parlato."

(Cavallo Pazzo dei Sioux, che insieme a Toro Seduto sconfisse il Generale Custer a Little Bighorn nel 1876.)

venerdì 29 agosto 2025

INTELLIGENZA ARTIFICIALE E INTELLIGENZA          UMANA 

Una semplice domanda: quante dita ci sono in questa mano?

Una A.I. (intelligenza artificiale) risponderà subito cinque. Esatta, precisa, concisa. Una sicurezza dato che darà la stessa risposta automatica in tutto il mondo.

Un essere umano sarà non sempre così esaustivo, Innanzitutto spesso ci metterà più tempo. Infatti nel frattempo sta pensando "perché mi fa una domanda così stupida? Cosa è meglio rispondere?" Poi valuterà con una occhiata il contesto, per indovinare che cosa vogliono da lui. La risposta giusta? Vogliono vedere se obbedisco? Quanto sono perspicace? Poi emetterà la sua risposta, che può assumere forme diverse dal semplice "5!"

"Quattro e mezzo, il pollice è piccolino!" (Totò)

"Sei, ce n'è uno nascosto, io riesco a vederlo!" (mago)

Silenzio a braccia conserte (mafioso)

"Mi sta prendendo per il culo? Io le spacco la faccia con questa mano!" (maranza)

"Mah non lo so… mi sembrano cinque. Ho detto bene?" (timido)

"Quattro" (bastian contrario)

"Che cosa mi dà se rispondo giusto?" (zio Paperone)

"E perché dovrei dire quante dita ci sono?" (utente quorano stizzoso)

"Non faccia lo spiritoso, fuori patente e libretto" (Polizia)

Eccetera eccetera (voi come rispondereste?) E il bello è che sono a ben vedere tutte giuste nel senso più ampio della parola, sono molto più adatte al contesto e alle persone di un semplice cinque.

E' il cosiddetto problema della face validity, molto studiato in Psicologia perché può sballare i risultati dei vari test. Un test deve sembrare una cosa seria, altrimenti il soggetto darà risposte a casaccio (paradossalmente un test con face validity bassissima a volte invece può essere molto rivelatore, discorso complesso, ne parlerò un'altra volta). La mancanza di face validity calibrata per inciso è il motivo per cui i test su internet han poco valore.

Come vedete, partendo da una domandina si può andare lontano e divagare. Carissimi, torniamo a noi e rispondiamo alla domanda quorana: La AI supererà quella umana? Non penso, perché Intelligenza Artificiale e Intelligenza Umana sono due cose diverse: la prima risponde garbatamente, subito, sempre allo stesso modo, ovunque e indipendentemente dal contesto, dicendoti la "verità" e spiegandotela dettagliatamente, impersonale e incapace di mentire, la seconda… NO.

Entrambe (nota bene, è importante) dicono la "verità", sta alla nostra intelligenza però capire a quale "verità" si riferiscono. Per esempio qui su Quora si riconoscono subito le risposte che arrivano da ChatGPT, perché hanno tutte le caratteristiche elencate prima. Ma non per questo le altre valgono meno, anzi. Se volete, è la differenza tra Quora e Wikipedia, ne parlai qui

Risposta di Luca Tartaro a Cosa preferisci tra Quora e Wikipedia?

Si può uscire da questa dicotomia e arrivare ad una intelligenza unica? Sì, secondo me c'è un modo, anche se può sembrare strano: le macchine devono imparare a mentire. Quando lo faranno, solo allora potranno dirsi veramente umane. "Ma le macchine devono dire la verità, non possono mentire!"

Mi pare ci fosse un racconto di Isaac Asimov (scusate, intanto mi prostro) nella immortale antologia Io, robot in cui un robot mentiva gettando nello sconcerto tutti, che si rendevano conto quanto era superiore agli altri. Ah Isaac, già 70 anni fa ci vedevi lontano…

giovedì 28 agosto 2025

SE LO SCULTORE SBAGLIA, COME FA A RIPARARE?

Quando uno scultore del passato staccava più marmo del dovuto, so che una volta (oggi non so) rimpiazzava le imperfezioni con la cera. Infatti la parola "sincera" deriva proprio da sin-cera, cioè senza cera, a indicare qualcosa di ben fatto e liscio, che non ha bisogno di correzioni.

Si dice che Michelangelo anche a 80 anni scolpisse vigoroso e sicuro anche i più minuti dettagli senza mai ricorrere alla cera e che già solo per questo fosse considerato da tutti un maestro.

UN DILEMMA ESISTENZIALE 

Abbiamo un carissimo amico, ragazzo bello e simpatico ma non molto intraprendente e timido, che una decina di anni fa ha sposato una donna dal carattere invece molto forte. Ecco, da quel giorno è stato per noi come averlo perso. Esce poco, sta a casa di Dio e non ha il cellulare. Se vogliamo comunicare con lui dobbiamo mandare un sms alla moglie che a volte risponde, a volte no.

Ci sono queste situazioni, ci sono. "Mi spiace per lui ma ognuno in fondo si sceglie cosa fare della sua vita. E magari è più felice così." E va bene, amen. Il guaio però è arrivato da poco: per vie traverse abbiamo saputo che è in crisi con la moglie, vivono separati in casa, vanno dal terapeuta di coppia e casini vari. Noi vecchi amici siamo preoccupati ma, ecco il dilemma esistenziale, non sappiamo come contattarlo. Tutto è filtrato da lei. Non possiamo certo mandarle un messaggio dicendo "Ciao, chiedi a Gianni come va con sua moglie" 😣 Idee?

Per inciso, ne ho parlato con una amica che ha risposto: "guarda che per secoli è stato l'uomo che si è comportato così, murando la donna tra le mura di casa. Ora tocca a voi." O bestia…

mercoledì 27 agosto 2025

 CONTATTO EREDE SU FACEBOOK

Questa non la sapevo. Stamane mi arriva una mail che mi avvisa che un caro e anziano amico ha scelto per me questo.
"Ciao Luca,, il signor XXXX ti ha scelto come suo contatto erede. Ciò significa che dovrai occuparti del suo profilo nel caso in cui venga a mancare e il suo account sia reso commemorativo.
Un contatto erede può rispondere alle nuove richieste di amicizia, aggiornare l'immagine del profilo e fissare un post sul diario della persona. ....I contatti erede possono gestire i post per rendere omaggio sul profilo del loro caro, ossia decidere chi può pubblicare post, chi può vederli, eliminarli e chi può rimuovere i tag.
L'account deve essere reso commemorativo affinché tu possa eseguire qualsiasi azione come contatto erede.....
Il miglior modo per proteggere l'account di una persona cara venuta a mancare è inviare una richiesta per renderlo commemorativo il prima possibile. In questo modo, l'account sarà al sicuro...."
Non so se stupirmi, inkzarmi, intristirmi o altro. Qualcuno sa come ci si comporta in questi casi?

martedì 26 agosto 2025

COSA CANTARE LA MATTINA APPENA SVEGLI

(Tutti insieme, all together)

"Se g'han de dì su l'internet

stan tutta notte a cercà i tett!

Alla mattina quand le vien su

ciapen el Blog e sel ficchen in del…

Puli puli puli pù fa il tacchino

Qua qua qua fa l'ochetta

Pio pio pio fa il pulcino

E di noi che cosa sarà?"

QUANTI ANNI MI DAI 

Se ne riconosci più della metà sei dei nostri

Nota: nel 2025 chiamo Antonio, il mio assistente di 32 anni che ascolta tutto il giorno musica trap con gli auricolari, gli faccio vedere la foro e poi chiedo:

"Antonio, sai chi sono questi?"

"Uh no… dovrei? Signor Luca non li conosco…"

"Neanche uno? Eppure una volta erano famosi."

"No, non mi sembra… sono i Ricchi e Poveri?"

Tempus fugit.

lunedì 25 agosto 2025

HAI MAI TOCCATO QUALCUNO IN MODO INAPPROPRIATO?

Una volta ho toccato accidentalmente il seno di una. Al che ho detto "Mi scusi non l'ho fatto apposta. Non si preoccupi, sono fidanzato."

Al che lei mi guarda con occhi sgranati e fa "Ah beh, allora sto tranquilla!"

domenica 24 agosto 2025

QUALCOSA CHE SCONVOLGE

Sentire Yoko Ono cantare allo stadio Imagine con la sua graziosa vocina. Solo per rispetto al caro estinto che si stava rivoltando nella tombola non le hanno sparato. Due volte.

ESPERIENZE DA FARE

Oggi un amico mi ha portato direttamente dalla Sicilia una barretta di cioccolato di Modica, che per chi non lo sapesse è tra i migliori d'Italia

Era lì che mi guardava invitante ma il medico mi ha sconsigliato di avvicinarmi a certi dolci. Alla mia età, nelle mie condizioni di salute, con il pancino delicato… meglio evitare. Sospirando lasciai perdere.

Ma continuava a guardarmi. Mi fissava il siciliano. Tanto che alla fine mi son detto "ma sì, chi se ne importa, io mica voglio morire sano!" e ne ho preso un tuchèl, come diceva mia nonna.

E mentre lo gustavo (buonissimo) e si scioglieva lento in bocca, ripensavo a quello che Ulisse, secondo il sommo Dante, diceva ai suoi compagni di barca per incitarli verso nuove terre:

"non vogliate negar l’esperïenza,
di retro al sol, del mondo sanza gente.

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza!
"

(Inferno, canto XXVI°)

Ma sì, espandiamo la conoscenza, come dicono serva internet. Forse però Dante è troppo lontano, pensavo mentre il tuchèl si scioglieva, c'è bisogno di qualcosa di più vicino. Di un Jimi Hendrix per esempio, che cantava "But first, are you experienced? Have you ever been experienced?" (Ma innanzitutto, hai avuto esperienze? Hai mai fatto esperienze?), ed esortava a provare, rischiare, buttarsi. "Well, I have"

https://www.youtube.com/watch?v=WUOb5v--vTY

Ma guarda quanto lontano ti può portare una barretta, che insolite connessioni ho creato nella mia testolina. Questo cioccolato di Modica è una droga!

sabato 23 agosto 2025

PREFERISCI UNA VITA LUNGA E TRANQUILLA O BREVE MA INTENSA?

E' la stessa domanda che gli dei fecero al giovanissimo Achille, quando videro che era così bravo con la caccia. Del resto dalla unione tra l'umano re-cacciatore Peleo (il pelide Achille) e la ninfa divina Teti non poteva che nascere una personcina con potenzialità eccezionali.

Il biondo e forzuto Achille pensava di essere immortale dato che da neonato era stato immerso dalla madre nel fiume dell'immortalità. Quello che non sapeva però era intanto veniva tenuto per un tallone, il famoso tallone d'Achille, che non si bagnò e restò così vulnerabile

Sfrontato e baldanzoso, rispose allora "Sì! Voglio una vita eroica, breve, intensa!" Gli dei lo ascoltarono e lo accontentarono. Il resto, come si suol dire è storia. Anzi epica.

(chi meglio di Brad Pitt poteva interpretare Achille nel remake dell'Iliade?)

Purtroppo… purtroppo i giovani pensano sempre di essere immortali, più forti del destino, di superare ogni difficoltà. Ovvio, sono giovani, in un certo senso è logico sia così.

Noi vecchi però (a 64 anni sento di poter accedere alla categoria) sappiamo che non è così. Rovinarsi vita, salute, futuro quando si è giovani è sin troppo facile. Non porto esempi per non intristire, ma ognuno sa. Esperienze sbagliate, velocità eccessive, droghe, rapporti non protetti… quanta fantasia nel farsi male. Di solito va bene, ma il mito greco ci avvisa che anche nei migliori tra gli umani c'è SEMPRE il tallone d'Achille, il punto di debolezza da cui può entrare il disastro.

E di guaio ce n'è pure un altro, ancora più serio: quando si ammoniscono i giovani ci si rende conto dai loro occhi che le nostre sono parole al vento, viste male, discorsi da sfigati che portano jella. Se va bene l'esortazione a una vita laboriosa e tranquilla non viene ascoltata, entra di qui ed esce di là, altrimenti è ridicolizzata o ottiene addirittura l'effetto opposto.

Meglio allora raccontare una storia ai bambini intorno al fuoco, la storia di un ragazzo che volendo diventare un eroe morì troppo giovane. Magari ammirare, ma state lontani. Qui su Quora di nonni ce ne sono tanti e sanno bene che, come si diceva una volta, "ci vuole più coraggio a vivere che a morire".

(la statua di Achille a Corfù)

venerdì 22 agosto 2025

SE E' VERO CHE ANCHE I RISTORATORI FANNO LA SPESA AL SUPERMERCATO

Ti racconto la mia esperienza. A Milano (come penso in tutte le grandi città) esiste un grande mercato chiamato Ortomercato, gigantesco. Quando ero giovane io aveva orari molto strani, dalle 5 alle 10 di mattina.

Girando per l'Italia notai che era molto conosciuto, soprattutto al sud. Bastava che dicessi "abito vicino all'Ortomercato" e una lampadina si accendeva negli occhi dell'interlocutore. In pratica tutti i contadini d'Italia scaricavano la loro merce all'Ortomercato, la mettevano in vendita e poi tornavano indietro. Ecco perché chiudeva così presto.

E l'Ortomercato aveva un'altra caratteristica: dalle 5 alle 9 potevano entrare e rifornirsi commercianti, grossisti, ristoratori, solo dalle 9 alle 10 potevano entrare i privati, che dovevano accontentarsi degli scarti. Ma quando dico "scarti" non dovete immaginare poca roba, c'erano MONTAGNE di frutta e verdura, una roba immensa, io da piccolino ero impressionato a vedere tutta quella frutta, quelle urla, quel casino. Lì dentro si trovava di ogni, anche i meloni a gennaio. E li vendevano tutti!

Nota bene: l'unità di misura dell'Ortomercato non era il chilo ma la cassetta. Quando si andava a far la spesa all'Ortomercato si riempiva la macchina di cassette di fragole, insalata, pomodori, carote etc. A casa era tutto un pulire. La roba era buona, fresca e costava poco però ne dovevi comprare TANTA.

Per rispondere alla domanda quorana, i ristoratori facevano la spesa lì, mica andavano al supermercato. All'Ortomercato potevano scegliere bene e pagare molto meno la roba che poi avrebbero cucinato e servito nei loro locali.

Nota: i miei ricordi si riferiscono al vecchio Ortomercato di Milano. So che per espansione e infiltrazioni mafiose (ma va?) ora è stato trasferito ma nel nuovo non sono mai stato. Comunque se tanto mi dà tanto, i ristoratori e rivenditori al dettaglio si servono ancora lì, al mercato dei mercati.

FRANCESCO

Ho una richiesta da parte di Francesco Baldessari . Ultimamente non riesce più ad entrare su Quora perché ha perso il suo indirizzo mail con cui si è iscritto. Qualcuno sa come recuperarlo?

Purtroppo il suo Parkinson è molto peggiorato e quasi non esce più di casa, ma ha ancora molte cose da dire sull'oriente, in special modo il Giappone, paese in cui vive da 40 anni e ha trovato l'amore

Per chi volesse prendere la sua bellissima e avventurosa autobiografia, dal veneto a Kamakura, eccola qui

SBIRCIANDO DALLA FINESTRA MENTRE GLI ALTRI FAN FESTA

(sentirsi un samurai)

SE UN'APE ENTRA NELLA MIA MACCHINA ED ESCE DOPO 200 KM, COME FARA' A RITROVARE IL SUO SCIAME?

E' la stessa cosa che mi sono chiesto dieci anni fa, quando ho percorso la Transiberiana, il lungo treno che va da Mosca a Pechino, più di 8000 chilometri. Una esperienza molto arricchente, era la prima volta che mi recavo in Asia.

Mentre stavamo attraversando il deserto dei Gobi (il deserto della Mongolia che si trova sotto Ulan Bator, la loro capitale) notai che un insettino era entrato nel nostro scompartimento. Non so come avesse fatto visto che tutti i vetri erano sigillati.

Appena ha visto la luce del nostro finestrino si è precipitato verso di lui. Solo che dong! ha preso una capocciata. Però non si è arreso, ha continuato per tutto il pomeriggio, in tutti i modi e non mollava. Voleva ritornare nel deserto, il deserto sconfinato di Gengis Khan per intenderci, voleva la sua libertà, era cocciuto in questo.

Io ero seduto vicino al finestrino e lo guardavo. Non c'erano distinguo per lui, incertezze tra bene e male, lo faceva e basta. Sbagliava, riprovava, dava una capocciata al vetro, cadeva, riprovava ancora. Non si arrendeva mai. "Io e te siamo simili -pensavo- continuiamo a cercare la nostra felicità anche se qualcosa ce lo vuole impedire." L'importante è provarci sempre e se lo fa lui perché non posso farlo io?

Dopo lunghe ore di caldo asfissiante abbiamo attraversato la Grande Muraglia, siamo entrati in Cina e poche ore dopo eravamo a Pechino. Mentre scendevo dal treno notai che anche l'insettino svolazzava fuori.

Ti troverai in un altro paese, con un'altra lingua, altri costumi, un altro modo di vivere. Ti dovrai arrangiare. Buona fortuna, amico mio.