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giovedì 27 febbraio 2025

LETTERA AL FIGLIO DI ANGELA 

(benjaminthemule@gmail.com)


Ciao Riccardo, sono Luca l‘amico milanese di tua madre, ci siamo visti un paio di volte l‘anno scorso. Ho saputo che hai vinto un bando di lavoro per cui passerai un lungo tempo in Cina. Complimenti, queste sono cose che spiccano in un curriculum.

Ne approfitto per mandarti alcune mie riflessioni sulla Cina, in cui sono stato una decina di anni fa quando ho fatto la Transiberiana, da Mosca a Pechino in treno, sperando possano tornarti utili.

C’erano infatti particolarità di quel grande paese che sono sincero mi stupivano, forse qualcuna la conosci già.

1.i cinesi in genere non sanno che esiste una nazione nel mondo chiamata Italia. Forse i giovani se citi Gucci, Fendi o Armani lo sanno, altri no. Dato che quando dicevo “Italiy” notavo spesso il vuoto nei loro occhi, alla fine dicevo “Europe” ed erano tutti contenti. Una lezione di umiltà.

2.I cinesi sono tutti lisci, senza barba. Per loro il pelo sulla faccia è roba da selvaggi. Io e gli altri occidentali in mezzo a loro facevamo la figura degli yeti. La gente ci guardava e rideva, qualcuno faceva segno di rasarsi. Tempi duri per la tua barba.

3.I cinesi non credono in Dio. Per loro il trascendente non esiste (Confucio dixit). In compenso "credono" totalmente nella gerarchia, nella famiglia, nella tradizione. Una differenza molto profonda che porta a conseguenze insolite: da loro per esempio non esiste la domenica, si lavora sempre e l’individualismo è visto molto male. Ciò ha prodotto un popolo molto disciplinaato anche se poco originale. Anche l’arte per esempio deve essere collettiva.

4.Avete presente quando uno dice "mi sono vergognato per lui"? Ecco, in Cina è ovunque e per tutti così. La responsabilità è sempre collettiva e mai individuale come da noi. Se uno si comporta male insomma la responsabilità è del gruppo che non ha saputo "educarlo". Risultato: pressione sociale fortissima. Mai mai mai far perdere la "faccia" ad un cinese. Disonori non solo lui ma tutto il suo gruppo. Delicatezza.

5.sciocchezzina: come mai i cinesi hanno gli occhi a mandorla? Mai capito da dove venissero.. NB i cinesi sono alti e bianchi come noi. Il paese comunque è vastissimo, come l'Europa, e c'è di tutto.

6.I cinesi conquisteranno il mondo ma non alla maniera occidentale (con la guerra) ma piano piano, insinuandosi. Ci metteranno 500 anni? Non fa niente, loro non hanno fretta. Questo si è già capito che sarà il Millennio Cinese.

7.Una nota leggera. I Cinesi sono noti sputazzoni. Tutti coloro che tornavano dalla Cina riferivano come il popolo cinese avesse questa disgustosa abitudine: sputavano comunque ovunque e dovunque, giovani e vecchi, uomini e donne. Usanza, chiamiamola così, che si perdeva nella notte dei tempi, poi esacerbata dal vizio del fumo in Cina. Lì tutti fumano. Ma poi NEL 2008 IN CINA CI FU UN CAMBIAMENTO RADICALE. Quell'anno a Pechino ci furono le Olimpiadi e il governo cinese voleva (come è ovvio) fare bella figura, anzi bellissima davanti ai barbari occidentali, per dimostrare la indiscutibile superiorità della Cina. Come al solito, ogni occasione è buona per uno scontro di civiltà. Per cui venne presa una decisione irrevocabile, BASTA SPUTARE E BASTA FUMARE, che danno una brutta immagine in TV e ai turisti. Sembrava una cosa folle, anche perché riguardava più di un miliardo (un miliardo) di persone e soprattutto lo sputazzo era abitudine radicata da millenni. Un po' come se si proibisse agli italiani di gesticolare. Figuriamoci. Ma il governo fu irremovibile e, incredibile, NEL GIRO DI POCO TEMPO UN POPOLO INTERO CAMBIÒ LE SUE ABITUDINI. Non so come hanno fatto, non lo avrei mai creduto possibile ma accadde.

8. Quando infatti visitai Pechino notai che nessuno sputava o fumava. E la disciplina collettiva rimase: anche finite le Olimpiadi non si tornò più indietro. Cambiare tutti si può. Ero molto impressionato da questo risultato. E più ci pensavo più ero sconcertato. "Che popolo disciplinato… non è che saranno repressi? O no?", mi chiedevo. Immaginavo poi un comando del genere dato agli italiani, si formerebbero spontaneamente cortei di gente che sputa in nome della libertà! Chissà se siamo più strani noi o i cinesi.

9.Allora la Cina è comunista? Dubito che Marx avrebbe definito "comunista" l'attuale regime vigente in Cina. C'è un assoluto scollegamento tra la base e i vertici decisionali. Quello oggi vigente in Cina sembra più ai miei occhi una sorta di dispotismo illuminato, una oligarchia, che un regine comunista. Penso per esempio al ferreo controllo di internet (sembrava impossibile ma ci son riusciti). Funziona comunque? Sì, pare funzionare molto bene. Il popolo cinese è uscito quasi tutto dalla povertà (e stiamo parlando di un miliardo e mezzo di persone) e la Cina sta superando gli USA nella leadership mondiale. Il resto del mondo sta a guardare questi risultati straordinari e rosica, "Come hanno fatto quei comunisti?". Semplice, anche se si riempiono come al solito la bocca della parola "popolo" in realtà una elite (una volta tanto veramente illuminata, la storia li ringrazierà) gestisce tutto, favoriti in questo dal grande rispetto che per formazione ogni cinese prova per la gerarchia.

10.Rispetto che in occidente non esiste, forse qualche mea culpa bisogna farselo. Il discorso è delicato e complesso, ma l'esempio della Cina fa sorgere in me un dubbio sconcertante: "Forse troppa libertà è negativa?". Vabbè, discorsi troppo grandi.

11.Finisco con un aneddoto personale, risalente al mio ultimo giorno in Cina all’aeroporto di Pechino. Sto aspettando l’aereo che mi porterà finalmente in Italia. E’ stata una bella vacanza ma è finita, intanto mi godevo le ultime ore sul suolo cinese e mi guardavo intorno. Quanta gente che c’è in questo mondo. Una ragazza cinese si siede accanto. Excuse me, can I talk with you?”. La ragazza cinese, capelli neri, gentilezza e occhiali come tutte le ragazze di queste parti, vuole proprio parlare con me. Sta studiando la lingua inglese, ha intravisto me dalle fattezze occidentali e adesso vuole fare un poco di pratica. Ma certo. La ragazza è molto cortese ed è un piacere parlare con lei, con qualche titubanza ma ci capiamo (non è che anche il mio inglese sia il massimo) e tra le prime domande che mi rivolge c’è ovviamente da dove vengo: “where do you come from?”

Italy.”

Italy?”

Lì succede un qualcosa che mi è capitato spesso dicevo, nei suoi occhi intravedo il nulla. Mi rendo conto che la parola Italia non le evoca niente. Possibile? Certo la Cina è grande, ma non è tutto il mondo.Stavolta decido di non arrendermi. Quasi offeso nel mio orgoglio nazionale, inizio ad elencare a casaccio le glorie italiote: “Leonardo… Raffaello… Michelangelo…. Galileo… Garibaldi… Marconi… Dante!” Vuoto totale. Decido di alzare il tiro. “Giulio Cesare… il gladiatore…. Venezia… Il Papa…. Il Colosseo… Roma!”

Loma?”

Cambio genere. “Trapattoni… Paolo Rossi… Tardelli...” Niente. E capirai, qui lo sport nazionale è il ping pong. E’ a quel punto che mi decido di giocare l’ultima carta, che in situazioni simili ha funzionato.

Berlusconi.”

AH YES!!! BUNGA BUNGA!!”

Ora è interessata, vuole sapere perché lo abbiamo mandato via, in fondo a lui piacevano solo le feste e le ragazze. Era così comico, così funny! Cheffiguradimm. Duemila anni di civiltà e questo è il risultato. E quando vedevo le foto del presidente cinese Xi Jinping che stringeva la mano al nostro Mattarella lo so, lo so a cosa pensavano un miliardo di cinesi.

12.comunque se vuoi far colpo su una cinese fai il baciamano. Non ci sono abituate e ti guarderà stupita.

Ciao e buona fortunate


Luca



martedì 25 febbraio 2025

COSA E' LA SANTISSIMA TRINITA'

Come la vedo da psicologo: credere nella Santissima Trinità (padre, figlio e spirito santo) è molto semplice e facile.

Lo spirito santo ha infatti molte caratteristiche femminili: spirito in ebraico è femminile e lo "spirito" (in greco pneuma) è quello che genera la vita, che ti fa respirare. Lo spirito santo "consola" e "soccorre". Per San Paolo "Il frutto dello Spirito è: amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo." Tutte doti tipiche (almeno 2000 anni fa) dell'universo femminile.

Lo Spirito Santo insomma è la mamma.

Se dunque al posto di "spirito santo" si mette "madre" le cose si fanno più chiare: credere nella Santissima Trinità è come credere nella famiglia: papà, mamma e figlio. Niente di più ovvio e profondo, comprensibile anche da un bambino. E dato che tutti noi da piccoli abbiamo "creduto" nella famiglia, sarà facile da adulti credere nella Trinità.

E perché allora non hanno lasciato la madre al posto della colomba? Sarebbe stato più facile credere nella Sacra Famiglia… secondo me però era TROPPO facile dire di credere in mamma-papà-figlio, si rischiava di banalizzare la fede, renderla una cosa da sempliciotti. Facciamo sparire la femminilità, che incasina sempre un po' tutto. Complichiamo insomma le cose ma non troppo, l'importante è che la triade venga mantenuta.

(icona bizantina della Santissima Trinità)

lunedì 24 febbraio 2025

ORMAI E' STORIA

Ormai è storia. Oggi 23.2.2025 a Milano nel ristorante eritreo Savana in via Canonica 45

noto per la sua curata ambientazione esotica

e i suoi variegati piatti unici

oggi, dicevo, si è tenuto l'atteso PRANZO QUORANO con la partecipazione di alcuni dei più noti quorani italiani. Eccoli in posa plastica dopo il pranzo, ricchi e pasciuti

Alla fine, tra conferme e disdette, hanno partecipato in ben 28 al pranzo, magari qualcuno lo riconoscete in foto.

Da sinistra: Angela Zaccheroni , Giovanni Antonelli , Max Barzaghi e sotto accovacciato MaxS , Dino Rebuscini , M. Cáithnín (Monica), Marco Bini , Milena C. (Colonna), sotto accovacciato Alessio Brambilla , Massimo Soricetti e sotto di lui in sedia a rotelle Luca Tartaro , Gabriele Tafuro e alle sue spalle Wolfgang, il marito di Nazzarena Gaspari e lei stessa, Silvana de Luca e Grazia Pagliula , la moglie di Gabriele Tafuro, Enrico Carrara , sotto di lui Nigel Alberto Farina , Alessandro Camanna e Mr. Snowblood , accovacciato tra loro Giorgio Fedeli e infine conclude la fila Arale Norimaki

Erano già andati via Tranquillo con la moglie, Renato Rossi G. , Marcello Intraina , Daniele Duso e BE.n (Benassi Luca)

Foto esclusive del pranzo

EDIT: prossimo simposio a maggio a Bologna. La dotta (prima Università del mondo), la grassa (per la tradizione culinaria), la rossa (perché comun… per il colore delle tegole sui tetti). Angela Zaccheroni si è incaricata di scegliere il posto giusto. Roba buona, tanta, semplice. Siete tutti invitati.

venerdì 21 febbraio 2025

È VERO CHE QUANDO MUSSOLINI ANNUNCIO' L'ENTRATA IN GUERRA IN TUTTE LE PIAZZE ITALIANE SCOPPIO' UN BOATO DI GIOIA E COMMOZIONE?

Sì ma durò poco. Ho una testimone oculare. Mia nonna Emilia infatti era presente a entrambe le dichiarazioni di guerra, sia quella della 1GM nel 1915 che della 2GM nel 1940.

Mi raccontava che l'entusiasmo popolare alla notizia della entrata in guerra nel 1915 durò giorni interi. In Italia all'epoca c'era una preponderante ed entusiastica corrente di "interventisti" -pesante fu il ruolo della stampa- che volevano a tutti costi lottare contro gli austri-teteschi ed entrare nella guerra iniziata dieci mesi prima, malgrado il governo cercasse di mantenersi neutrale.

L'Italia dunque entrò in guerra ma successe un fatto brutto: nessuno immaginava durasse così tanto. Mia nonna raccontava che nel 1915 tutti erano convinti bastassero pochi mesi per risolvere il conflitto. Invece durò anni e i giovani pagarono un prezzo spaventoso.

Molto diversa fu la reazione delle piazze nel 1940. Quando Mussolini annunciò l'entrata in guerra dell'Italia ci fu appunto un boato. Ma finì lì, terminò subito e non ci furono -mi raccontava nonna- le spontanee manifestazioni popolari di venticinque anni prima. La visibile differenza, penso io, tra una decisione che proviene dal basso e una che viene invece imposta dall'alto.

Anche qui Mussolini fece un errore di valutazione. Pensava durasse poco (all'epoca i nazisti vincevano sempre), voleva partecipare al banchetto "con qualche migliaio di morti" e in ogni caso gli italiani lo seguirono a testa bassa. Mal glie ne incolse, sia a Mussolini che a tutta l'Italia e la disfatta fu disastrosa. Naturalmente dopo non c'era più un fascista in Italia.

"Strano popolo gli italiani. In guerra era abitata da quarantacinque milioni di fascisti, dopo c'erano quarantacinque milioni di antifascisti." (Winston Churchill)

Non vi sembra ci siano analogie ancora oggi, con quello che per esempio sta succedendo in Ukraina, risonanze che risuonano? Si inizia una guerra sempre col pensiero forzuto che durerà poco e invece durerà anni, con un carico di dolori, sangue, morti che nessuno immaginava all'inizio.

Guerra. Anni di dolore.

UN CONTO SALATO

Tanti anni fa portai la mia ragazza dell'epoca in un buon ristorante del centro. A metà del pasto, confidando che eravamo in un posto pubblico e non avrei reagito malamente, mi confessò che l'aveva chiamata il suo ex e l'aveva rivisto, con tutto quel che consegue.

Non ricordo bene quel che successe dopo, rammento però che pagai un conto molto salato e in quel ristorante non rimisi più piede.

giovedì 20 febbraio 2025

CHE SUCCEDE ADESSO?

 "Ahh… ahhh…"

"Santità che succede adesso?"

"…Sto morendo…"

"Non dica così Santità, è solo una crisi passeggera. l'abbiamo ricoverata qui in Ospedale proprio per curare al meglio la sua bronchite."

"Ma quale crisi passeggera, è giorni che sto così. Ormai ho le ore contate. Che giorno è oggi, il 20.2.2025…sì, lo sento… Il mio tempo mortale sta per finire."

"Santo Padre, chiamo il confessore? Vuole l'estrema unzione?"

"No, ho una idea migliore, chiamatemi suor Angela."

"Ma chi? Quella che è stata buttata fuori dal convento per atti osceni perché si infilava le cand..."

"Sì, proprio lei. E ditele di portare anche quelle due amiche vestite da suore."

"Ma Santità! Perché?"

"Prima di andarmene voglio assistere al loro spogliarello velato delle sette candele… Ne parlava tutto il Vaticano. Me lo merito dopo tanti anni di onorato servizio. Morire così, soffocato dalle loro tette, mica dai farmaci."

"Ma Santità!"

"Oh adesso basta! Non fatemelo ripetere ancora, le voglio qui e subito davanti a me! Cos'è diventato questo posto, come ho detto altre volte, un luogo di frociaggine? Rispettate le mie volontà di moribondo! Facciamo capire a tutti che qui ci sono uomini che hanno desideri veri! Ancora vivi! Vivi!"


EDIT: ho dovuto rimuovere questo post da un social pubblico perché mi son saltati addosso scandalizzati. Va bene, per delicatezza levo, scherza coi fanti....

mercoledì 19 febbraio 2025

JOHAN SEBASTIAN

Questo celeberrimo brano d'organo, la toccata e fuga in re minore, fu composta da un ispirato Johan Sebastian Bach a soli 19 anni, inizi '700 quindi.

https://www.youtube.com/watch?v=ho9rZjlsyYY

Si racconta come all'epoca partecipasse a varie gare, girando per le chiese della Sassonia (all'epoca non c'era la tv, ci si divertiva così). Una sera Johan andò ad esercitarsi per il concerto del giorno dopo ma non sapeva che nascosto tra le colonne c'era anche il suo avversario, venuto ad ascoltarlo.

Il rivale sentendolo suonare restò con la bocca aperta e il giorno dopo rinunciò ad esibirsi. Kz, quel ragazzo era un fenomeno! Impossibile competere con lui. Ma chi era? Ah, era un Bach ("bach" in dialetto della Turingia voleva dire "musicista ambulante"), uno che la musica ce l'aveva nel sangue.

La stessa cosa è successa a me. Da ragazzo mi capitava di suonare l'organo a canne in una chiesetta di periferia di Milano, sempre semivuota. Voi non potete immaginare che figata è suonare l'organo a canne in una chiesa deserta, il suono è potente, riempie l'aria, ci si sente pervasi da un vento divino.

Un giorno c'era un matrimonio, organizzato in fretta e furia. Il prete mi chiese se me la sentivo di suonare qualcosa alla cerimonia. Siiiii, rispose il vostro affezionatissimo.

Era tutto pronto quando, accompagnato dalla figlia, arrivò un vecchio organista cieco da chissà dove. Voleva suonare qualcosa. Si sedette, fece scivolare le mani sulla tastiera con gli occhi aperti e tipici dei ciechi e iniziò a suonare. Oddio ma… ma era bravissimo! Si mise a suonare una Passacaglia commovente. Ed è forse inutile dire che non osai più proferire verbo e per un'ora gli lasciai tutto lo spazio, mentre ammirato lo guardavo suonare,

Quando i maestri parlano bisogna avere l'umiltà di tacere e ascoltare. Saprò ancora riconoscere la grandezza quando mi passa vicino?

ARCAPLANET

Vicino a casa mia c'era un negozio Prenatal, che vendeva tutte le cose tipiche per mamme in gravidanza e neonati: vestaglie, culle, vestitini, ciucci etc. Poco tempo fa ha chiuso e oggi, ripassandoci davanti, ho visto che al suo posto aveva aperto un negozio Arcaplanet, che vende tutte le robe per animali: crocchette, guinzagli, pappe, lettiere etc

Un triste segno dei tempi. Nei parchi noto poche culle ma tanti cagnolini e oggi vedere una giovane donna incinta per le strade è raro. Da molto che si parla di denatalità ma nonostante tutto la tendenza sembra inarrestabile. Non immagino un bel futuro. Non dico altro perché rischio mi rendo conto di sembrare patetico.

martedì 18 febbraio 2025

CIPPERI

Mi è successo da zòvane, tanti anni fa. Quando andai a vivere da solo ero tutto frizzante e decisi di cambiare tutto, anche il nome. Per cui sulla targhetta di casa misi il mio nuovo nome, Merlo Cipperi, tanto gli amici sapevano dove trovarmi.

Presto la situazione però iniziò a sfuggirmi di mano, c'erano vecchie signore che per strada mi salutavano serafiche "buongiorno, signor Cipperi!", oppure "che bravo ragazzo che è, Cipperi!" Quando mi arrivavano lettere o pacchi indirizzati a Merlo Cipperi sapevo che non erano vere e le cestinavo subito.

Il colmo lo si raggiunse un giorno che si presentò alla mia porta il prete della parrocchia, accompagnato da due chierichetti (una volta queste cose si facevano), per benedire santamente la rinomata magione Cipperi.

Rimisi a malincuore il mio nome. Lezione imparata. Da allora, caro il mio Merlo Cipperi, hai sempre usato il tuo nome vero.