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lunedì 17 giugno 2019


UNA CANZONE DI DEBUTTO
Prima canzone, primo album!
Così nel 1969 i Led Zeppelin si presentavano al mondo, con un brano energico e trascinante. Per un pubblico che fino al giorno prima aveva ascoltato canzonette posso solo immaginare lo shock salutare.
Il successo fu immediato e strabiliante.
Riascoltato oggi, il brano colpisce soprattutto per due cose: il bell’assolo di Jimmy Page, ai tempi apprezzato solo come turnista a noleggio, e soprattutto il lavoro alla batteria di John Bohnam, perfetto sconosciuto.
Pieno di controtempi difficilissimi, con un senso del ritmo gigantesco, creativo (non ripete mai lo stesso stacco), Bonzo è un mostro di bravura da un altro pianeta. Lo ascolti e c’è solo da inchinarsi. Provate a far suonare questa canzone ad un batterista normale e vi accorgerete della differenza.
Il brano è a firma collettiva ma in realtà musicalmente parlando (il testo è come al solito di Plant) il riff è del bassista John Paul Jones, il cervello che operava dietro le quinte.
Pur essendo uscito come singolo (le copie originali rimaste si vendono assai care), venne suonata dal vivo poche volte e per questo motivo quasi dimenticata.
Quasi, in fondo al cuore era rimasta. E quando al Celebration Day gli Zep riuniti iniziarono il concerto celebrativo proprio con “Good times, Bad Times” tutti i presenti han capito che sarebbe stata una grande, grande serata, con il cuore al posto giusto.

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