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lunedì 17 giugno 2019


UN MISTERO MUSICALE
La discografia dei Led Zeppelin è un mistero. E’ nettamente divisa in due: i primi 4 album sono uno meglio dell’altro, allo stesso altissimo livello e pieni di capolavori immortali ed energici, negli ultimi 4 in studio (non si considerano qui live e raccolte) invece si avverte che il gruppo era entrato in una netta parabola discendente.
Certo si trovano ancora autentici gioielli qua e là (Kashmir, Achille last stand, All of my love, No quarter etc), ci mancherebbe, la classe non è acqua. Ma se dovessimo valutare i LZ solo in base agli ultimi dischi sembrerebbero quasi un gruppo “normale” (anatema!) lontani dal delirio iniziale.
Spiegazioni esterne: la musica con il Punk era cambiata e i LZ erano mi ricordo considerati superati, vecchi dinosauri. Poi l’esilio fiscale che li portò per lungo tempo all’estero.
Il gravissimo incidente che costrinse per parecchi mesi Robert Plant su una sedia a rotelle, le varie operazioni alla sua gola e soprattutto la tragica morte del figlioletto durante il disastroso tour americano del 1977.
Ma si trovavano anche motivi interni a tale decadenza: spiace dirlo, ma Jimmi Page era diventato un eroinomane e spesso non c’era con la testa. Si dice che Robert lo rimproverasse in privato per le appannate performance ai concerti. Tutto inutile: Jimmi era sempre più scavato e nelle interviste talvolta straparlava. Per inciso si capisce come mai ai concerti vestisse sempre con maniche lunghe, bisognava coprire i buchi alle braccia.
Ma anche Bonzo non stava bene, il suo alcolismo era crescente e inarrestabile (come il suo stile alla batteria, del resto). Tra i due era una gara a chi sarebbe finito per primo male.
Il destino scelse Bonzo. Nel suo corpo il mattino dopo i medici contarono 40 shots di vodka.
Non stupisce che il loro ultimo album sia altalenante e talvolta sembri piuttosto il primo album di Robert Plant.
L’ultima canzone del loro ultimo album, I’m gonna crawl (striscerò), è quasi profetica e talvolta non sembra proprio una canzone dei Led Zeppelin.

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