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sabato 29 giugno 2019


DUE CANZONI IN UNA

Nel video da Youtube la versione originale di “Bring it on home” di Sonny Boy, ricopiata paro paro da Robert Plant nell’ultimo brano di LZ II. Ma poi la canzone finisce ed ecco comparire il genio del gruppo.

Jimmi Page ti spara un riff elettrico da paura e tutta la band lo segue in crescendo. E’ soprattutto la voce di Plant a stupire: in teoria ripete le le stesse parole di prima. Nella pratica sembra un’altra canzone.

Da ragazzo pensavo fossero anzi due canzoni diverse che i LZ chissà per quale stranezza avevano deciso di chiamare con lo stesso nome. Poi da adulto mi sono accorto che era lo stesso brano. Ma arrangiato talmente diversamente che bisognava studiarlo bene per capire.

Chi accusa di plagio i LZ non sa che cazzo dire. O è in malafede. Se avessero cambiato le parole non se ne sarebbe accorto nessuno, nemmeno Sonny Boy. I LZ son stati sin troppo onesti.

Per me questa canzone è la ennesima riprova della loro doppia genialità (già è raro averne una, figuriamoci due), l’anima blues e quella hard rock, che loro sapevano (terza genialità, qui siamo oltre) fondere così bene nella STESSA canzone. Nessun altro gruppo ci è riuscito sempre così bene, si accettano scommesse. Forse qualcosina i Deep Purple (Child in Time) o i Nirvana.





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