LEGGI
DI MURPHY NELLA SCLEROSI MULTIPLA
1.Se
cade o vuoi qualcosa, ti
accorgi con terrore che l’oggetto
in questione è sempre a 10 centimetri fuori dalla tua
portata
e anche se ti allunghi come un disperato non riesci a raggiungerlo.
2.nei
casi peggiori (il 90%) non c’è nessuno nelle vicinanze e nel restante 10% l’oggetto è scomparso, emigrando in una dimensione parallela e
dissolvendosi.
3.dato
che sei una capatosta rifiuti di arrenderti o pensare che tanto l’uva
era
acerba e dimenandoti come un serpente boa, con sforzi aldilà
dell’umano, riesci a toccarlo con le dita.
4.chi
non c’era rientra, vede la scena e se ne
esce con frasi del tipo “come sei pigro” oppure “ma bravo che
fai esercizio”. Così oltre alla stanchezza e alla frustrazione ti sale
dentro pure un impulso omicida.
5.con
un urlo interiore afferri l’oggetto e te lo porti finalmente al
petto con un sospirone, inviando un mentale “tiè!” a Murphy,
boa, omicidi e compagnia bella. Chiudi gli occhi e ti godi il
momento, ma lo sai: vorrai sempre qualcosa lontano da te.
Nessun commento:
Posta un commento