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mercoledì 22 agosto 2018

ELEGANTEMENTE
"Quando ero giovane e bella, caro il mio Luca, con il mio corpo facevo quello che volevo, non credere."
"In che senso, Anna?"
"Adesso mi vedi così, con la stampella, ma da ragazza era molto molto diverso: mangiavo quanto volevo, dormivo quando volevo e il giorno dopo non c'erano problemi, lavoravo senza mai fermarmi, bevevo e poi facevo pipì quando volevo... e ti dirò di più."
"Sono tutto orecchi."
"Facevo l'amore come e quanto volevo, ero una bella donna e...vabbè ma che te lo dico a fare..."
"Ti sei divertita insomma."
"Certo, Luchino mio bello, e meno male. Adesso la notte ho dei ricordi che mi scaldano."
"Sei una biondassa, come dicono a Milano."
"Eh una volta! E poi si invecchia, ma lo sapevo. Il corpo reclama i suoi diritti e certi record restano... insuperati."
"Ma non dimenticati, mi auguro."
"E poi un giorno questo piede del menga inizia a cascarmi, mi fa inciampare, mi mandano dal neurologo che mi dà la mazzata: sclerosi multipla. Bang! Ma è sempre così?"
"Mia cara Anna, la sclerosi multipla è come la sfiga, non ha regole precise."
"Il neurologo alla fine mi ha dato in mano un libretto e mi ha mandato a casa."
"Ah sì, il libretto informativo. L'hai letto?"
"Sul treno mi sono fatta coraggio e ho iniziato a leggerlo. Madonna mia che brutte cose che c'erano scritte."
"Immagino Anna, immagino. E tu?"
"L'ho buttato elegantemente fuori dal finestrino. Un giorno succederà, pensavo mentre sbatacchiava nel vento, ma non oggi. Non oggi."

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