LA GIOIA E LA NOIA
Ieri ho risposto ad un questionario sull’orgasmo, ideato da
una studentessa di psicologia che si sta laureando (bisogna aiutare le nuove
leve). Chi vuole lo trova a fondo pagina.
Il professore a cui faceva riferimento la giovane è Paolo
Pancheri, una mia vecchia conoscenza. Professore ordinario a Roma, psichiatra molto
noto, fino alla sua morte nel 2007 era considerato anche un sessuologo di prim’ordine
e il più grande esperto in Italia sulle parafilie (come tecnicamente si chiamano
le perversioni).
Ho assistito ad un suo breve corso anni fa. Ricordo che
prima di entrare noi studenti eravamo tutti in fibrillazione. “Aò oggi c’è
Pancheri che fa lezione sulla perversione! Tutti dentro, andiamo! Roba forte!”.
All’ora stabilita eravamo seduti e bramosi di ascoltare il verbo. Aula colma
così. Mai visto studenti più desiderosi di imparare.
…Che delusione, ma che delusione. Due balle così. Non penso
di avere mai assistito ad una lezione universitaria più noiosa in vita mia. Ho
visto ragazzi addormentarsi con la penna in mano e tutti avevano l’aria triste.
E meno male che il corso terminò presto, alla fine eravamo quattro gatti.
All’epoca pensai che Pancheri l’aveva fatto addirittura
apposta ad essere così noioso, per scremare gli studenti veramente motivati. Ma
quando tempo dopo ho studiato l’argomento mi sono accorto di quanto avesse ragione:
la perversione è noiosa, noiosissima. Sempre uguale e monotona, che palle mai
qualcosa di diverso.
Quello che ci potrebbe “interessare” è al massimo l’1%,
tutte le altre pratiche sessuali le troviamo semmai insulse, ridicole,
schifose, scandalose etc e il sentimento prevalente è sempre quello, la noia.
Ricordo che ne avevo ricavato una mia legge intima
personale: ogni volta che fai sesso prova sempre qualcosina di diverso dall’ultima
volta. Variare, giocherellare proprio per evitare la botola della noia. Non
sempre mi rendo conto che ci sono riuscito (le limitazioni avanzando l’età sono
sempre di più) ma l’intenzione perlomeno è quella.
Penso poi a quella povera studentessa che deve preparare la
tesi sull’orgasmo e in cuor mio un poco la compiango. La aspettano mesi non
facili. L’argomento potrebbe sembrare stuzzicante ma vi assicuro che basta poco
a farlo diventare nauseante. Provare per credere.
Forza ragazza, ti lanceranno tante occhiate strane, tu non
ti curar di loro ma guarda avanti e vola verso il tuo obiettivo.
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