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giovedì 28 settembre 2017

LA GIOIA E LA NOIA

Ieri ho risposto ad un questionario sull’orgasmo, ideato da una studentessa di psicologia che si sta laureando (bisogna aiutare le nuove leve). Chi vuole lo trova a fondo pagina.
Il professore a cui faceva riferimento la giovane è Paolo Pancheri, una mia vecchia conoscenza. Professore ordinario a Roma, psichiatra molto noto, fino alla sua morte nel 2007 era considerato anche un sessuologo di prim’ordine e il più grande esperto in Italia sulle parafilie (come tecnicamente si chiamano le perversioni).
Ho assistito ad un suo breve corso anni fa. Ricordo che prima di entrare noi studenti eravamo tutti in fibrillazione. “Aò oggi c’è Pancheri che fa lezione sulla perversione! Tutti dentro, andiamo! Roba forte!”. All’ora stabilita eravamo seduti e bramosi di ascoltare il verbo. Aula colma così. Mai visto studenti più desiderosi di imparare.
…Che delusione, ma che delusione. Due balle così. Non penso di avere mai assistito ad una lezione universitaria più noiosa in vita mia. Ho visto ragazzi addormentarsi con la penna in mano e tutti avevano l’aria triste. E meno male che il corso terminò presto, alla fine eravamo quattro gatti.
All’epoca pensai che Pancheri l’aveva fatto addirittura apposta ad essere così noioso, per scremare gli studenti veramente motivati. Ma quando tempo dopo ho studiato l’argomento mi sono accorto di quanto avesse ragione: la perversione è noiosa, noiosissima. Sempre uguale e monotona, che palle mai qualcosa di diverso.
Quello che ci potrebbe “interessare” è al massimo l’1%, tutte le altre pratiche sessuali le troviamo semmai insulse, ridicole, schifose, scandalose etc e il sentimento prevalente è sempre quello, la noia.
Ricordo che ne avevo ricavato una mia legge intima personale: ogni volta che fai sesso prova sempre qualcosina di diverso dall’ultima volta. Variare, giocherellare proprio per evitare la botola della noia. Non sempre mi rendo conto che ci sono riuscito (le limitazioni avanzando l’età sono sempre di più) ma l’intenzione perlomeno è quella.
Penso poi a quella povera studentessa che deve preparare la tesi sull’orgasmo e in cuor mio un poco la compiango. La aspettano mesi non facili. L’argomento potrebbe sembrare stuzzicante ma vi assicuro che basta poco a farlo diventare nauseante. Provare per credere.

Forza ragazza, ti lanceranno tante occhiate strane, tu non ti curar di loro ma guarda avanti e vola verso il tuo obiettivo.

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