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giovedì 30 aprile 2020


Premetto che non sono nessuno, ma in questi due mesi del 2020 ho notato

COSE CHE MI HANNO STUPITO NELLA QUARANTENA

1.Circa quattro miliardi di persone, più della metà della popolazione mondiale, sta sperimentando qualche forma di isolamento e distanziamento sociale per via del coronavirus. Non avrei mai creduto possibile un accordo così globalmente vasto.

2.E' incredibile poi come la gente viva con apatia e rassegnazione questa crisi. Sto ovviamente parlando in generale, episodi di irrequietezza e disobbedienza ci sono ma meno frequenti di quanto mi aspettassi. Uno spettro forse si aggira per il mondo con la scusa del virus, il fantasma della paura. Quasi come ai tempi della paura della bomba nucleare.

3.gli anziani si sono dimostrati più riottosi e insofferenti dei giovani alla Quarantena. Strano, avrei scommesso il contrario. Eppure l’isolamento in teoria è più a loro che serve. E chi dovrebbe dar l’esempio spesso si comporta in maniera sbruffona, non fatemi far nomi che mi comprometto.

4.Lo smart working è decollato. Finalmente, ci voleva una crisi mondiale per dare la spinta. Con i suoi pro (lavoro di colletti bianchi) e contro (non penso sia adatto per le scuole e i bimbi piccoli).

5.gli animali hanno riconquistato il territorio. Si sapeva già sarebbe successo, quello che mi ha stupito è la velocità con cui è accaduto. Sono bastate poche settimane di silenzio e già si vedono cinghiali, canguri, delfini e altri tra macchinari fermi. Forse non tutto è perduto.

6.scienziati che litigano. Eh no cazzo, era il momento buono per far valere la superiorità di un approccio scientifico e molti che fanno? Si mettono a far le primedonne (e Papa Bergoglio con il suo dignitoso silenzio sta facendo un figurone). Che nervi.

COSE CHE INVECE NON MI HANNO STUPITO

1.L’inquinamento come prevedibile si è finalmente ridotto ai minimi termini, l’aria è più pulita. Consumi e sprechi era inevitabile si riducessero, ma proprio di tanto. E in un mondo dove "consumare sempre di più" era quasi un obbligo è una svolta. Speriamo duri.

2.impreparazione politica. Come volevasi dimostrare, i governi sono stati colti assolutamente sprovvisti davanti a questa emergenza sanitaria. Molti, come il nostro, nuotano evidentemente a vista. L’improvvisazione regna. Vabbè non facciamo polemiche, è andata così. Inutile dire “speriamo serva a qualcosa”, la Storia non insegna niente.

3.C’è gente che sta speculando alla grande e che cerca di farsi i soldi anche in momenti di crisi. Bastardi, lo sapevo che eravate nascosti ma c’eravate. Roba da impiccarli al primo albero.

4.causa impreparazione stiamo entrando in un periodo di crisi economica molto grave, anzi ci siamo già dentro. Il turismo per esempio, su cui campano in tanti, si è quasi azzerato. Sarà un futuro d’inferno e gli strati più deboli e indifesi sono quelli che ne risentiranno di più. Nulla di nuovo sotto il sole ma è sempre amaro constatarlo.

5.la Cina ha fatto una figuraccia davanti al mondo che metà bastava (oddio, non è che gli Usa abbiano poi fatto meglio). Il virus è democratico, velocissimo e se ne frega dei confini politici. Tiè. Darà una calmata alle loro palesi volontà espansionistiche? Mmmm

6.I delitti si sono ridotti alla grande. Sfido, la criminalità adesso ha poco gioco. E’ un mondo nuovo, più domestico e familistico, meno insanguinato. Saprò adattarmi e riprendere quando uscirò?



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