COME BILLIE HOLIDAY SCOPRI’ IL SUO
DESTINO
Billie Holiday
è stata una delle più grandi cantanti jazz di sempre. Aveva una voce roca e
ineguagliabile, che dava profondità ad ogni pezzo. Indimenticabile. Nata
poverissima da una ragazza madre nella Harlem del 1915, ebbe un destino molto
travagliato (per qualche tempo fece anche la vita in un bordello) fino a quando
iniziò ad avere il successo internazionale che meritava. “Lady Day” incise
molte canzoni che sono diventate dei classici come Summertime ma la sua morte
ha dell’incredibile: una sera a 44 anni si sentì male dopo aver bevuto, il
taxista che venne a prenderla non la riconobbe e pensandola senza soldi la
scaricò davanti ad un Ospedale, dove la ricoverarono troppo tardi. Al funerale
c’erano tutti.
Nella sua bellissima
autobiografia “La signora canta il blues” (acquisire, acquisire) raccontò come
aveva scoperto le sue doti, quasi per caso. Una sera lei aveva 12 anni e sua
madre stava malissimo, delirava per la febbre ma in casa non c’erano soldi per
le medicine. Cosa fare? Disperata, senza nessuno che la consigliasse, la
piccola Billie uscì di casa da sola senza sapere dove andare. Sapeva solo che
doveva trovare dei soldi per curare sua mamma.
Si fece
coraggio ed entrò in una osteria fumosa piena di omacci, tutti che bevevano
birra, un locale dove non era mai entrata. Si mise in mezzo alla sala col suo
abitino ed iniziò a cantare a voce intensa un blues che aveva imparato in
chiesa. Gli uomini smisero di bere e la guardarono.
Billie era
disperata e cantò con tutta la passione che aveva. Quando smise, aprì gli occhi
e si accorse che gli uomini in sala la guardavano in silenzio commossi,
qualcuno si asciugava anche gli occhi. Presero un boccale vuoto, lo fecero
girare e le regalarono la colletta.
Una cantante era nata. Nel momento più cupo aveva scoperto cosa doveva fare. E quando ci sono nelle difficoltà, ripenso spesso alla piccola Billie e come scoprì il suo destino.
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