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martedì 7 febbraio 2023

UN MISTERO ANTICO

A Roma c’è il Tempio di Giano. Solo pochi appassionati di storia antica ne visitano i ruderi, è rimasta ben poca roba e gli studiosi ci discutono sopra. Nella foto ciò che forse rimane in via della Curia, vicino al Foro Romano.

Giano “bifronte” per gli antichi romani era un Dio antico e molto importante, poteva essere il dio della pace o della guerra. Il primo mese dell’anno, Gennaio, è dedicato proprio a lui. In tempi di guerra le porte del tempio erano aperte, in tempo di pace si chiudevano. Ecco il tempio di Giano come se lo immaginava Rubens

Per gli antichi romani, popolo bellicosissimo, era normale vedere il tempio con le porte aperte. C’era sempre una guerricciola qui o là. Durante il regno di Augusto in 37 anni venne chiuso per esempio solo un giorno, durante quello di Nerone rimase chiuso tre giorni, record.

Ed ecco l‘antico mistero misterioso, che non ho proprio idea della soluzione, magari voi ne avete una, io proprio boh. Durante tutto il regno di NUMA, secondo re di Roma dopo il sanguinario Romolo, le porte del tempio rimasero chiuse per 43 anni. Ci furono cioé 43 anni di pace ininterrotta! Ma come ha fatto?

La pace non è naturale nella storia, sia antica che moderna. Numa Pompilio (lo so, il nome fa ridere, ma voi siete superiori) era partito poi da una situazione difficilissima, avendo ereditato da Romolo un guazzabuglio. Il fondatore di Roma aveva assassinato il suo stesso fratello Remo ed era noto per i modi spicci; in teoria ascese al cielo e non si trovò più il corpo, ma tutti gli storici sapevano che era stato assassinato pure lui. La città da lui appena fondata piombò nel caos e tutti i vicini ne volevano un pezzo.

Ed ecco il miracolo, arriva Numa. Senza alcuna violenza, usando solo il suo carisma e le sue parole, convertì non solo i romani alla pace, ma pure i popoli vicini. Non iniziò nessuna guerra e riuscì a far terminare quelle esistenti. Le porte del Tempio di Giano rimasero chiuse. L‘intera Italia grazie a lui visse nell’armonia.

Come hai fatto, santodio, Numa come hai fatto? Confidami il segreto della pace. Quando l’ho letto ero sconcertato. Cosa aveva di così eccezionale? Lui raccontava che, dopo esser rimasto vedovo, era diventato nei boschi l’amante della Ninfa Egeria che gli consigliava come comportarsi. Dimenticando la guerra allora il popolo eseguiva complicati rituali religiosi e i vicini con loro. Come faceva a farsi ascoltare? Veramente la gente era così ingenua da credere alle ninfe dei boschi? O c‘è qualcosa che non so?

Comunque non poteva durare. Il suo successore Tullio Ostilio il giorno dopo essersi insediato dichiarò subito guerra, le porte vennero riaperte e addio serenità.

(post dedicato a chi cerca la pace)

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