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venerdì 13 aprile 2018


UN UOMO

Vi voglio raccontare di un uomo con una gran barba che ho visto ieri. Lo incrocio raramente. Da quel che so è un uomo che vaga senza sapere bene dove andare. Ma non per questo mi sembra perduto, ha dentro di sé molta pazienza e fiducia, glielo leggo negli occhi. Cammina con povere scarpe sulla strada e sulla neve sentendo il freddo, si vede che gli piace.

Quei pochi che lo vedono noto che forse disprezzano le povere vesti e l’aspetto trasandato ma lo rispettano in qualche oscura maniera. Sempre gli chiedono se ha bisogno d’aiuto e lui risponde educatamente no. I bambini smettono di giocare e tacciono quando passa lui col bastone.

Tutti si chiedono da quale montagna provenga e in quale deserto stia andando. Anche i più scettici elogiano la sua schiena diritta e il suo sguardo umile e non rassegnato. Si intuisce un futuro per lui, pieno di angeli e animali, di stelle e giustizia.

Un giorno mi han detto che l’uomo accese la sua lampada e con la luce tutto nacque a nuova vita. L’ambiente prese forma, fiorì negli aspetti vicini e lontani, “visibili e invisibili” come dice la Bibbia. L’uomo scoprì che c’era un intero mondo da esplorare, non solo una strada da percorrere.

“L’universo si rivelò un posto meraviglioso, la neve si sciolse e diventò un ruscello fresco. Quanto spazio. L’aria smise di essere fosca e divenne chiara. Ora il mondo mi indicava una via, ora sapevo dove andare.”

A poco a poco ieri lo vidi andare via camminando, finché divenne un piccolo puntino e scomparve. Ripresi la mia solita vita e le mie occupazioni. Questa notte però mi sono svegliato di colpo. Stavo facendo un sogno che non ricordavo più,  solo che era pieno di angeli e animali, stelle e giustizia.



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