UN UOMO
Vi voglio
raccontare di un uomo con una gran barba che ho visto ieri. Lo incrocio
raramente. Da quel che so è un uomo che vaga senza sapere bene dove andare. Ma
non per questo mi sembra perduto, ha dentro di sé molta pazienza e fiducia,
glielo leggo negli occhi. Cammina con povere scarpe sulla strada e sulla neve
sentendo il freddo, si vede che gli piace.
Quei pochi che
lo vedono noto che forse disprezzano le povere vesti e l’aspetto trasandato ma lo
rispettano in qualche oscura maniera. Sempre gli chiedono se ha bisogno d’aiuto
e lui risponde educatamente no. I bambini smettono di giocare e tacciono quando
passa lui col bastone.
Tutti si chiedono
da quale montagna provenga e in quale deserto stia andando. Anche i più
scettici elogiano la sua schiena diritta e il suo sguardo umile e non
rassegnato. Si intuisce un futuro per lui, pieno di angeli e animali, di stelle
e giustizia.
Un giorno mi
han detto che l’uomo accese la sua lampada e con la luce tutto nacque a nuova
vita. L’ambiente prese forma, fiorì negli aspetti vicini e lontani, “visibili e
invisibili” come dice la Bibbia. L’uomo scoprì che c’era un intero mondo da
esplorare, non solo una strada da percorrere.
“L’universo si
rivelò un posto meraviglioso, la neve si sciolse e diventò un ruscello fresco. Quanto
spazio. L’aria smise di essere fosca e divenne chiara. Ora il mondo mi indicava
una via, ora sapevo dove andare.”
A poco a poco ieri
lo vidi andare via camminando, finché divenne un piccolo puntino e scomparve. Ripresi
la mia solita vita e le mie occupazioni. Questa notte però mi sono svegliato di
colpo. Stavo facendo un sogno che non ricordavo più, solo che era pieno di angeli e animali, stelle
e giustizia.
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