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domenica 4 marzo 2018

UN SEGGIOLINO?

Ho votato. Ma che fatica.

I seggi elettorali qui a Milano (ma penso in tutta Italia) sono predisposti nelle scuole elementari, luoghi notoriamente privi di scalinate e con corridoi brevissimi. Lo so anch'io che quando avevo 8 anni ci correvo a razzo e facevo le gare finché Gianni il bidello mi prendeva per le orecchie ma oggi con la malattia è un'altra storia.

Comunque arrancando con la stampella il vostro affezionatissimo è riuscito da solo ad arrivare al seggio, riuscendo persino a superare su una gamba sola il difficilissimo test "entra in cabina, apri i foglioni, metti la x, richiudi ed esci senza far casino".
Manco un seggiolino, tutto in piedi. Da sempre è così come si evince dalla immagine.

Nel segreto della cabina elettorale in ogni caso non ero solo. Come tutti i malati cronici, avevo una fedele compagna che non mi molla mai. Però stavolta voto io.
Sarà stata la fatica, la decisione, la voglia di un futuro migliore... ma ho sbarrato una croce così intensa che vale per due. Eccheccz!




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