KILLER
“Giovane, tu
cosa fai nella vita?”
“Guido il
motorino. La mia specialità è la “vecchia indecisa”. Quando ne vedo una che
attraversa sulle strisce (illusa), mi fiondo a razzo col mio Vespino e freno solo
a 20 centimetri. Lei grida e si spaventa con le borse della spesa. Quante ne ho
fatte cadere.”
“E quante
mazzate che avrai preso, suppongo.”
“Dopo sgommo via
a razzo e nessuno sa chi sono. Dove passo io è tutto uno strombazzo cattivo,
non c’è rosso che tenga. Conosco questa città come le mie tasche e i divieti d’accesso
hanno un fascino quasi erotico, appena ne vedo uno lo imbocco.”
“Ma tu come ti
chiami?”
“Mi chiamano
Killer. Sono minorenne e me ne frego della Polizia.”
“Mmmm ho capito ho
capito. Come tutti gli adolescenti pensi di essere immortale. Ne riparliamo tra
qualche anno. Intanto non metterti nei guai.”
“Ma sei scemo,
cosa dici? Pensa a non incrociarmi mentre sto guidando piuttosto. Dovrai
attraversare una strada prima o poi.”
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