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mercoledì 21 marzo 2018


UNA GOCCIA NELLA NOTTE

Chi sei tu che sgoccioli nella notte
Incubo di onda che travolge
E nella realtà inondi la mia casa
bagnando le più recondite piastrelle
Turbando il flusso elettrico e causando un black out
Che lasciommi privo di luce ed energia?

Lunga è stata la ricerca del colpevole
Come Ulisse vagavo senza conoscere la strada
Tutto era bagnato e disperavo
Sino a quando una goccia mi bagnò la mano
Gentile più di pioggia in primavera
Allora alzai lo sguardo, come chi venera un’icona

E solo allora ti notai, o boiler, malefico aggeggio
Appena scaduto in garanzia, diabolica e cinese mercanzia
Mi trasformai in Marte, dio della guerra,
parole infuocate mi uscirono dal petto
E di ogni santo spregiai il nome e la contrada
Ma le mie maledizioni non sembravano fermar lo sgocciolìo

Allora misi sotto la sua serpentina una pentola ramata
Dove streghe anticamente bollivano gli intrugli
Certo più efficaci delle mie vane parole
E chino asciugai lo mare d’acqua
Muto, senza pesci e senza vita
L’oceano in cui rischiavo di svegliarmi

Al mattino telefonai all’idraulico esperto
Capace nelle case di domar acqua e lo foco
L’uomo della Provvidenza a me inviato
a mutar lo diabolico congegno
che ferale mi diede la nova cattiva
 “Dottò, sono 430 + IVA”


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