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mercoledì 14 giugno 2017

HAI MAI CHIESTO L’ELEMOSINA?

“Ti rendi conto di ciò che hai fatto?”
“Perché? Cosa ho fatto?”
“Hai dato l’elemosina a quel mendicante.”
“Ah, te ne sei accorto? Pensavo di essere stato più veloce.”
“Ma sei matto? Non sai che c’è un mercato nero di sfruttamento incredibile dietro a queste persone?”
“E’ che sono stato mosso a compassione e volevo far qualcosa. Ah, se avessi tanti soldi e una grande sciarpa per scaldare tutti loro.”
“Ma che discorsi fai? E’ proprio quello su cui fanno leva gli sfruttatori. Lasciali perdere. Avvisiamo i Vigili piuttosto.”
“Penso che nel mio caso sia un po’ diverso. A me ricordano un episodio di tanti anni fa.”
“Quale?”
“Senti, tu hai mai chiesto l’elemosina?”
“Per carità, vado a lavorare piuttosto, mi spacco il culo ma chiedere la carità mai.”
“A me invece è capitato. Avevo 19 anni, stavo girando l’Italia e una sera rimasi senza soldi. Non conoscevo nessuno e avevo fame. Allora misi il cappello vuoto in terra, presi la chitarra e cantai per la strada qualche canzone. Ne sapevo a decine. Solo che durò poco.”
“Arrivarono le guardie?”
“No no, me ne andai da solo perché provai una vergogna profondissima. Non ho mai sentito, né prima né dopo, un senso di vergogna così forte. Ancora oggi non capisco da dove arrivasse una tale intensità. Ricordo che quella sera andai a dormire senza mangiare.”
“Non lo sapevo. Ma questo cosa c’entra con l’elemosina di oggi?”
“Quando vedo i mendicanti mi si stringe il cuore e per un attimo, solo per un attimo, riprovo quella vergogna. Solo che io avevo una scelta, andare a dormire senza mangiare, ero giovane e presto avrei raggiunto degli amici. Loro meno, sono stranieri in terra straniera.”
“Non crederlo, anche loro hanno i loro appoggi, non sono così isolati.”
“Forse è come dici tu, non risolve niente e so che non sei d’accordo. Quasi nessuno lo è ma quando intravedo il loro sguardo io provo una pietà profonda.”



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