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lunedì 5 giugno 2017

CON LA FOLLA NON SI RAGIONA
La folla ha una sua psicologia molto particolare. Un assembramento di persone diventa qualcosa di diverso della somma degli individui che la compongono. Di molto diverso, di passionale e arcaico, una potenza senza occhi e intollerante.
Si è notato per esempio che il singolo, per quanto ragionevole ed educato sia, quando è dentro una folla perde tutto quanto di ragionevole e “civilizzato” ha acquisito nella sua vita. La persona si ritrova spesso a dire parole o a commettere atti criminali che normalmente gli farebbero orrore (calpestare un altro essere umano, incitare alla morte, infliggere dolore a qualcuno). Oppure, che è il rovescio della medaglia, il singolo in un grande evento trova la forza insieme agli altri per compiere atti rivoluzionari.
Ammettiamolo: non siamo nati per stare soli, per ognuno di noi essere dentro un gruppo è piacevole, sentirsi parte di un tutto è sublime, per esempio cantare in coro tutti uniti è spesso meraviglioso. Perché la folla è potente e resisterle quando ci sei dentro è praticamente impossibile. Solo persone con una personalità decisa e una voce stentorea (penso ai dittatori o a certi cantanti rock negli stadi) riescono a manipolarla ai loro fini, la capiscono, le danno una visione d’insieme e la controllano.
Attenti ad aizzare una folla. O siete molto bravi o ne verrete travolti.

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