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mercoledì 14 giugno 2017

DUE CHIACCHIERE CON IL KARMA

“Uè, finalmente ti ho trovato. Volevo proprio chiederti una cosa.”
“Carissimo, dimmi pure. La tua costanza nel cercarmi va premiata.”
“Senti, ma ce l’hai con me?”
“Io? No, non più che tutti gli altri. Ammetto però che il tuo caso era delicato. Come mai questa domanda?”
“E allora perché mi hai punito con questa malattia?”
“Quale malattia? Ne ho qui tante in saccoccia, non ricordo.”
“La sclerosi multipla, caro il mio smemoratello. Lo sai che è tra le cinque malattie del mondo che fanno più paura? Si può sapere cosa ti avevo fatto per essere punito così?”
“Ah sì, ora ricordo. Guarda che c‘è di peggio. Hihihi è solo il karma che ti sei costruito.”
“Io? Io?”
“Certo, ricevi ciò che hai iniziato. Semplice.”
“Non dire stupidate per favore. Per favore. Io combatto ogni giorno.”
“Ricordi quando studiando l’esame di Fisiologica all’università hai saltato il paragrafo sulla sclerosi multipla pensando “Questo non me lo chiederà mai”?”
“Certo. Ricordo anche che presi 29, mi andò piuttosto bene.”
“Non proprio. Il karma le annota queste cose. E quella volta che hai parcheggiato nel posto disabili?”
“Ma avevo 21 anni! Ero in ritardo per il concerto dei Talkin’ Heads!”
“E quella bugia che hai detto a 17 anni?”
“Ah, quella…Tu stai cercando di farmi sentire in colpa ma io non ci sto!”
“Karma, ragazzo mio. E’ il destino che ti sei costruito, caro il mio maramaldo.”
“Sai che mi è venuto un dubbio?”
”Quale?”
“Non è che come karma sei un poco stronzo?”
“Piano con le parole. Tu non guardi il lato positivo.”
“Ah perché, esiste?”
“Pensa solo al tuo carattere quanto si è modificato con la malattia. Pensa solo come la pensavi 20 anni fa e a come trattavi la gente. La malattia ti ha cambiato.”
“Questo sicuramente.”
“Sei più forte ora. E considera anche le persone che hai incontrato in questo nuovo percorso. Persone vere, mica come le altre. Non le avresti mai incontrate se non c’era la malattia. E un uccellino mi ha detto che da poco tra loro hai trovato l’amore, quello vero.”
“Sì, anche in questo hai ragione.”
“Come vedi non tutto il male viene per nuocere.”
“Ma il muro doveva essere così alto? Non c’era proprio un altro modo che questo dolore?”
“Uffa, no. E guarda che ci avevamo provato, ma avevi la testa dura. Dai, fatti una risata!”
“Quando ne avrò voglia, adesso no. C’è troppa sofferenza.”
“E non stare sempre così incazzato!”




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