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sabato 15 ottobre 2016

MI SONO EMOZIONATA (ANCORA)

Ho una gattina così piccola che ogni volta che torno dal lavoro e mi vede, si emoziona e si fa la cacca o la pipì addosso.
Dopo aver capito cosa succedeva, le prime volte aprivo la porta la prendevo la portavo subito sulla lettiera…. Illuso. Di solito Bea si trattiene il tempo sufficiente, ma ecco che quando mi rivede la sera… proprio non ci riesce. Alla fine ci ho rinunciato e lascio che accada quello che deve accadere. Ho i flaconi di Amuchina strategicamente distribuiti per casa.
Con lentezza poi noto che sta migliorando, prima o poi con i suoi tempi ci riuscirà e sarà tutto normale. “Stai tranquilla, torno sempre”, lo capirà.

Quando mi siedo esausto inizia a saltellarmi intorno. Vuole giocare, è così vispa che giocherebbe per delle mezzore. Tutto va bene per giocare, il mondo è una continua scoperta, è così che deve essere! La meravigliosa poesia dei micini che crescono.
Adesso dorme sulla mia gamba mentre sto scrivendo. Ogni tanto alza la testa, sbadiglia e mi guarda, miagola (cosa vuoi dirmi?), una grattatina e poi si rimette a dormire. Ho la gamba bloccata ma, come sa bene chi ha un gatto, non mi muovo per non disturbarla. Bloccato ma riscaldato da lei.


Ti voglio bene Bea, hai portato vitalità e calore tra queste mura grigie. Che importa di qualche macchia sul tappeto, al tuo amore non voglio più rinunciare.

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