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sabato 8 ottobre 2016


IL SOGNO DELLE LETTERE

Vedevo davanti a me una pagina luminosa, completamente bianca.
Poi vedo qualcosa. Timidamente fa capolino in alto nel bordo una letterina semplice, una piccola a. Sembra una donnina con la pancina. Si affaccia esitante dal limite della pagina e poi corre in mezzo al foglio.

E’ stata solo la prima, poi arrivano altre lettere, tutte diverse ma dallo stesso colore nero. Scivolano dai bordi fino al centro del foglio, sobbalzano, si assestano, si mettono in fila, formano parole senza senso, è un piccolo esercito di letterine. Si assemblano e compaiono presto parole vere, con un loro significato. Una magia, un piccolo spettacolo davanti ai miei occhi.
Con sicurezza queste paroline riempiono tutta la pagina che prima era solo bianca. Sembrano tante formichine che si dispongono in ordine. Le guardo ammirato, i caratteri ricordano i sassolini sulla riva del fiume.

Ma poi iniziano a vibrare, non ce la fanno più a stare compatte, tremano sul foglio. Alcune lettere singole escono dalle parole, sembra che saltino dalla loro riga. Come se avessero una piccola molla dentro tutte le lettere iniziano a spostarsi, si disgregano, l'ordine generale sparisce.
Appaiono spazi bianchi e mucchietti sparsi, ma anche questo dura poco. Adesso le singole lettere cadono a cascata, le vocali per prime escono dal foglio bianco. Mio Dio, la pagina è sempre più vuota, la fine si sta avvicinando. Alcune resistono attaccate, poi se ne vanno in un soffio pure loro. Alla fine se ne sono andate tutte. Non c'è più nulla da leggere.



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