IL SOGNO DELLE LETTERE
Vedevo davanti a me una pagina luminosa, completamente
bianca.
Poi vedo qualcosa. Timidamente fa capolino in alto nel
bordo una letterina semplice, una piccola a. Sembra una donnina con la pancina.
Si affaccia esitante dal limite della pagina e poi corre in mezzo al foglio.
E’ stata solo la prima, poi arrivano altre lettere,
tutte diverse ma dallo stesso colore nero. Scivolano dai bordi fino al centro del
foglio, sobbalzano, si assestano, si mettono in fila, formano parole senza
senso, è un piccolo esercito di letterine. Si assemblano e compaiono presto parole
vere, con un loro significato. Una magia, un piccolo spettacolo davanti ai miei
occhi.
Con sicurezza queste paroline riempiono tutta la pagina
che prima era solo bianca. Sembrano tante formichine che si dispongono in
ordine. Le guardo ammirato, i caratteri ricordano i sassolini sulla riva del
fiume.
Ma poi iniziano a vibrare, non ce la fanno più a stare
compatte, tremano sul foglio. Alcune lettere singole escono dalle parole,
sembra che saltino dalla loro riga. Come se avessero una piccola molla dentro
tutte le lettere iniziano a spostarsi, si disgregano, l'ordine generale sparisce.
Appaiono spazi bianchi e mucchietti sparsi, ma anche
questo dura poco. Adesso le singole lettere cadono a cascata, le vocali per
prime escono dal foglio bianco. Mio Dio, la pagina è sempre più vuota, la fine
si sta avvicinando. Alcune resistono attaccate, poi se ne vanno in un soffio
pure loro. Alla fine se ne sono andate tutte. Non c'è più nulla da leggere.
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