ESISTE DIFFERENZA TRA FATTO E OPINIONI?

Dopo aver lavorato da giovane nella redazione di un giornale e per più di 25 anni in Tribunale ti dico la mia opinione personale: NON C'E' DIFFERENZA TRA FATTO E OPINIONI.
Come mai la penso così? Perché non si può MAI raccontare un qualsiasi fatto senza esprimere ANCHE una opinione (a volte sottile, a volte più grossolana) mentre la racconti.

Ti porto tre esempi: 1.ogni giorno tutte le redazioni del mondo sono invase da centinaia di notizie e devono scegliere quali pubblicare e quali no. Hai voglia ad essere imparziale, se una notizia semplicemente non la pubblichi e ad un'altra dai grande risalto stai già influenzando i tuoi lettori; pensa solo al Coronavirus, che offriva innumerevoli spunti e a come l'informazione veniva dirottata pur dicendo la "verità".
2. in Tribunale molti Avvocati sono abilissimi nel raccontare un fatto in maniera apparentemente "neutra" mentre in realtà stavano manipolando. Dicevano la verità? Certo. Dicevano tutta la verità? Niente affatto, solo quella in cui il cliente faceva bella figura. La prima vittima in un Tribunale, parafrasando, è sempre la verità.
3. la fotografia può essere una spaventosa bugiarda, lo sappiamo tutti. A volte sono più realistiche le foto "ritoccate" e paradossalmente, a volte capisci più da un disegno. Ciò può essere molto irritante purtroppo bisogna farci i conti.

In definitiva l'imparzialità non esiste? No, non esiste. Esiste l'onestà intellettuale, quella sì, quando una persona cerca di raccontare anche gli aspetti a lui più sfavorevoli. E io personalmente la apprezzo molto.

Consiglio personale; se vuoi avere una opinione imparziale su un fatto e avvicinarti il più possibile alla "verità" devi sentire più campane, non puoi farti una opinione ascoltando solo un testimone, o leggendo solo un giornale etc. Sarebbe come se in una causa di divorzio ascoltassimo solo la moglie o solo il marito. Se ti fai una opinione ascoltando UNA sola campana la tua valutazione finale sarà parziale. Falsa, insomma.

"Ci vogliono due legni per fare una croce"