IL POETA INCAZZATO
Lavorando in una tipografia, passavo le giornate a preparare gli opuscoli da stampare. Un lavoro piuttosto noioso con sfumature assurde, c’era da controllare da cima a fondo gli opuscoli religiosi che si distribuiscono ai fedeli durante la Messa o i depliant pubblicitari per centri estetici, pizzerie e kebabbari.
Mi andava bene qualunque cosa e già dopo qualche mese me ne andai. Però con una storia, quella che voglio raccontare oggi.
Mi andava bene qualunque cosa e già dopo qualche mese me ne andai. Però con una storia, quella che voglio raccontare oggi.
Preparando i testi da stampare infatti un giorno mi capitò di revisionare un libretto di poesie.
A mio parere di neolaureato erano sgangherate e pure con parecchi errori di stumpa. Nella mia foga giovanile mi misi di buzzo buono e corressi tutto, anche certi versi banali che sistemai.
A mio parere di neolaureato erano sgangherate e pure con parecchi errori di stumpa. Nella mia foga giovanile mi misi di buzzo buono e corressi tutto, anche certi versi banali che sistemai.
Quando rimandai la bozza indietro per il “Visto Si Stampi” pensavo che il poeta dilettante mi avrebbe ringraziato e invece...il poeta si incazzò furiosamente e rimise tutto com’era prima, anche gli errori di stumpa!
Vabbè contento lui. Stampammo il libretto come voleva.
Vabbè contento lui. Stampammo il libretto come voleva.
A distanza di anni mi dico: mi sono comportato da stronzo. Avevo corretto una persona che non lo aveva chiesto. Avevo torto marcio in partenza. E’ una lezione che non ho più dimenticato: mai correggere chi non te lo chiede.
Non sono cazzi tuoi. Anzi, lo dico in maniera più politically correct: lascia che abbiano fiducia in se stessi.
Non sono cazzi tuoi. Anzi, lo dico in maniera più politically correct: lascia che abbiano fiducia in se stessi.
E’ una lezione che mi serve tutt’oggi: se per esempio girando sui Social leggo assurdità, sfoggi di ignoranza, errori evidenti.... Allora l’istinto di correggere pacatamente con la “cosa giusta” è forte.
Poi mi ricordo di quel periodo in tipografia, del poeta inkzato e lascio stare. Vivi e lascia vivere.
Io sarei grato se qualcuno mi facesse notare con garbo un mio errore, ma si vede che non tutti son così.
Io sarei grato se qualcuno mi facesse notare con garbo un mio errore, ma si vede che non tutti son così.
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