TRA UN MILIONE DI ANNI
Gli esseri umani e
il mondo come lo conosciamo non ci saranno più. Saremo dimenticati
tutti. “Nemmeno un grido risuonerà”, come canta Guccini.
E un bel giorno,
notando un pianeta vuoto, arriveranno degli alieni da una stella
lontana. Incuriositi dal passato di questo pianeta non solo lo
colonizzeranno, ma scaveranno scaveranno. E come noi oggi troviamo
gli scheletri dei dinosauri, loro chissà cosa troveranno.
Gli archeologi del
futuro esamineranno gli scheletri di cavalli e zebre, li troveranno
quasi uguali e si chiederanno cosa mai avevano di tanto diverso tra
di loro.
Anche un bambino
oggi potrebbe rispondere a questa domanda, hanno la pelle diversa tra
loro. Non potevano stare insieme!
Ma perché far
pensare agli alieni che eravamo razzisti? Che al posto della stessa
biologia guardavamo al colore della pelle? Meglio se manterranno i
loro dilemmi, meglio se avranno di noi una idea romantica, di una età
dell’oro senza conflitti e piena di pace.
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