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martedì 30 ottobre 2018


LA PRINCIPESSA TRISTE

Non conosciamo nemmeno il suo nome, Chatwin ci racconta come fosse una delle principesse che vivevano più di mille anni fa nel palazzo di Wu Ti, l’Imperatore della Cina. Sappiamo che doveva essere bellissima e che sapeva leggere e scrivere (cosa rara a quei tempi). Aveva ricevuto una educazione di corte, molto raffinata, e un giorno sarebbe stata destinata all’Imperatore.

Ma a 15 anni, per ragioni di stato, dovette sposare l’anziano re di una tribù selvaggia del nord. Tutto le era estraneo di quel popolo, dalla lingua ai costumi, nessuno di loro sapeva leggere e scrivere. Suo marito aveva un passato glorioso, ma per la sposa era solo un vecchio decrepito con cui poteva tutt’al più bere una coppa di vino.
Alla fine lei viveva confinata nella sua tenda. Insistette molto per avere almeno da scrivere e alla fine, per soddisfare la sua bizzarria, le consegnarono un foglio e una penna.

Cosa poteva scrivere la sua vita su un solo foglio? Compose una poesia per descrivere la sua condizione di donna, parole di dolore che hanno attraversato i secoli

Una tenda è la mia casa,
di feltro sono i miei muri;
carne cruda il mio cibo
e latte di giumenta la mia bevanda.
Pensando sempre alla mia terra,
il cuore mi si rattrista.
Oh, fossi una cicogna gialla
e potessi volare a casa mia!





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