LA PRINCIPESSA TRISTE
Non conosciamo
nemmeno il suo nome, Chatwin ci racconta come fosse una delle
principesse che vivevano più di mille anni fa nel palazzo di Wu Ti,
l’Imperatore della Cina. Sappiamo che doveva essere bellissima e
che sapeva leggere e scrivere (cosa rara a quei tempi). Aveva
ricevuto una educazione di corte, molto raffinata, e un giorno
sarebbe stata destinata all’Imperatore.
Ma a 15 anni, per
ragioni di stato, dovette sposare l’anziano re di una tribù
selvaggia del nord. Tutto le era estraneo di quel popolo, dalla
lingua ai costumi, nessuno di loro sapeva leggere e scrivere. Suo
marito aveva un passato glorioso, ma per la sposa era solo un vecchio
decrepito con cui poteva tutt’al più bere una coppa di vino.
Alla fine lei viveva
confinata nella sua tenda. Insistette molto per avere almeno da
scrivere e alla fine, per soddisfare la sua bizzarria, le
consegnarono un foglio e una penna.
Cosa poteva scrivere
la sua vita su un solo foglio? Compose una poesia per descrivere la
sua condizione di donna, parole di dolore che hanno attraversato i
secoli
Una tenda è la mia
casa,
di feltro sono i
miei muri;
carne cruda il mio
cibo
e latte di giumenta
la mia bevanda.
Pensando sempre alla
mia terra,
il cuore mi si
rattrista.
Oh, fossi una
cicogna gialla
e potessi volare a
casa mia!
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