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giovedì 30 marzo 2017

SAPORE DI SALE

Questa famosa canzone contiene una profonda verità psicologica.

Siamo abituati infatti da sempre a definire il sentimento dell’amore come dolce e tenero, a tal punto che spesso diventa stucchevole. Un evidente tentativo di “addolcire” l’amore e renderlo in qualche modo addomesticabile, zuccherino, non pericoloso. A volte certo l’amore è molto dolce, ma è sempre così?

No. L’amore sarà dolce come il miele ma possiede anche una componente salata, selvatica, non eliminabile. Che anzi spessissimo prende il sopravvento e rivela la sua forza esplosiva, anarchica. Non accettare questa parte si è visto che riduce l’amore ad un trasporto privo di corpo, incompleto, quasi noioso.

Sarà anche la scoperta dell’acqua calda ma osservando la melassa di cuoricini che ci circonda non è male tenerla presente. Freud stesso nei suoi “Tre saggi sulla sessualità” del 1905 metteva in guardia dal considerare l’amore solo nelle sue parti più accettate e comuni, improntate alla dolcezza. “Non siamo ipocriti”.


E l’amore salato, come ci ricorda Gino, può essere molto, molto bello. Grazie!

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