COME FARE UN REGALO?
Una domanda delicata, a tutti sarà capitato di fare un bel regalo e notare, invece che gioia, imbarazzo o disappunto in chi lo riceve. Forte la sensazione di aver sbagliato qualcosa, magari aver fatto una cafonata o qualcosa di inopportuno. E tutto questo malgrado l'impegno, i soldi e l'energia spesi. Cosa è andato storto?
Perché succede questo? La risposta l'ho trovata in un libro di Jared Diamond, in cui diceva testualmente "il dono è la forma più moderna del baratto". Detto in altri termini, chi regala qualcosa sottintende sempre, anche se non vuole o non ci pensava, la frase "mi aspetto in cambio qualcosa di analogo da parte tua". E magari il "ricevente" non ne aveva la minima intenzione, solo che per l'atmosfera di festa non può dire verbalmente ciò che pensa. Da qui le facce imbarazzate.
E' uno dei significati profondi del regalo. Anche se sembra innocente, non sfugge alla umanissima legge della Reciprocità: io faccio qualcosa per te quindi tu farai qualcosa per me. Ecco perché chi riceve un regalo spesso si sente in imbarazzo (lo devo accettare?). La Reciprocità lavora.
Che fare allora? Come si può evitare tale trappola? Lo storico greco Plutarco già 2000 anni fa ci indicava una semplice via per sfuggire a questo disagio, accompagnare sempre il regalo con parole affettuose. Mai dimenticare il bigliettino insomma quando si fa un regalo! Sembra un paradosso ma a volte è più importante il semplice bigliettino del regalo stesso.
"Accompagnare un regalo con parole affettuose e di gratitudine penso sia in verità l'unico modo per renderli bene accetti."
Nessun commento:
Posta un commento