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venerdì 10 marzo 2017

IL CALZINO PERDUTO (ultima parte)

“Oddio ma sei tu! Sei tu!”
“Eccomi tesoro, te l’avevo detto che avrei fatto qualunque cosa per venire da te. Senza di te io non sono niente, ho bisogno di te. Non piangere adesso, ti prego, è un momento felice questo.”
“Vieni qui! Vieni qui! Stringimi! Quanto ho pregato di ritrovarti. Avevo così paura, pensavo di averti perso per sempre, sempre al freddo dell’incompletezza, della solitudine. Ho ancora freddo! Freddo!”
“Stai tremando, vieni, lasciati abbracciare.”
“Oh amore, mia gioia, abbracciami, ho bisogno di te. Abbracciami, riscaldami.”
“Sono momenti felici questi, vivranno per sempre in noi.”
(dopo queste parole arriva un vento potente e naturale, quasi divino, che loro conoscono bene. Presto i due calzini si ritrovano riuniti in un abbraccio totale)
“Sì sì! Dimmi che non mi lascerai mai più.”
“Mai più, mai più amore. Tu sei tutto per me. Non posso pensare di vivere senza te, fino alla fine del tempo.”
“Stringimi stringimi forte!”
“Voglio stringerti così tanto, così tanto da perdere i nostri colori. Voglio…voglio sbiadire con te, meravigliosamente. Voglio diventare come quella coppia di calze in fondo al cassetto, piena di buchi e che dorme abbracciata da anni.”
“Quante coppie intorno a noi che dormono al buio tiepido. Finalmente anche noi.”
“Tienimi forte mentre ci addormentiamo. E’ la cosa più bella del mondo addormentarsi insieme.”
“Addormentarsi abbracciati. E’ questo l’amore. E’ questo.”

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