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mercoledì 8 luglio 2015

 SENZA TE

Ad ogni uomo manca qualcosa
La felicità, una droga, la gloria, una donna
Col tempo impara a farne a meno
a camminare sul vuoto

Senza te mi sento una zebra senza strisce,
Una notte senza stelle, un mare senza pesci
Io senza te sono una casa senza finestre
Una bottiglia senza bicchieri
Una culla che dondola vuota
Un bambino vestito di grigio

Questa notte i marinai non sanno dove andare
Hanno una fame che ancora non è stata soddisfatta
Signora, guida tu la nave
Il vascello leggero delle tue labbra



(“Dopo i 50 anni un uomo non si innamora più”, e per qualche tempo ammetto di averci creduto. Però dovevo essere l’eccezione che conferma la regola perché dopo mi è successa e non solo, ci son cascato dentro con tutte le scarpe. Uscirne è stato molto difficile, non sono più un ragazzino che con una scrollata di spalle si leva i vincoli di dosso. La buona notizia comunque è che ho ancora come tanti un cuore giovane, e temo lo rimarrà a lungo J. Semmai mi posso anch’io chiedere, come già faceva Freud nel 1919, come mai il processo interiore del “lutto”, in fondo un evento naturale, debba essere per forza così doloroso.)

1 commento:

  1. Senza te la mia vita
    è un mare senza onde
    una pioggia che non bagna
    un sole che non illumina
    un mattino che muore all'alba
    una strada che ha perso la via

    Che fatica navigare senza mare
    col ferro nel cuore
    e la vita appesa a fili rotti

    Ombra senza respiro
    di una foglia che cade

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